Non poteva mancare lo showman più apprezzato d’Italia sulla vicenda mediatica del momento. Rosario Fiorello commenta con la sua solita ironia lo spot della Esselunga, con l’oramai celebre pesca, ma lasciando anche spazio a una riflessione concreta.
Che sia bene o male purché se ne parli. Senza dubbio lo spot della catena Esselunga ha centrato l’obiettivo generale, divenendo un caso mediatico. Ciò è accaduto per svariate motivazioni, poiché lo spot è semplice, quasi banale e per nulla fantasioso, ma al contempo racchiude svariate interpretazioni tra detrattori e sostenitori, soprattutto tra divorzisti e antidivorzisti.
Il siciliano Fiorello attualmente attende il via di Viva Rai 2. Nell’attesa ha ricominciato a fare dirette Social, in una sorta di allenamento personale, in cui riprende il canovaccio del programma televisivo. È proprio sullo spot Esselunga della pesca che lo showman si sbizzarrisce, dapprima con ironia e successivamente con una nota di riflessione, osservando come alla fine, tra tutti, a vincere sono i pubblicitari.
Le parole di Fiorello sullo spot Esselunga
Di seguito le parole di Rosario Fiorello sullo spot Esselunga della pesca: «Questo parla della pesca, Mattia Feltri su La Stampa parla della pesca, Gramellini sul Corriere della Sera parla della pesca. Tutti hanno visto questo spot della pesca, tutti hanno elucubrato su questo spot: i problemi d’Italia sono spariti perché c’è il problema dello spot di Esselunga. I pubblicitari hanno fatto centro perché tutti ne parlano: è uno spot antidivorzista, è uno spot contro la famiglia, è uno spot a favore della famiglia tradizionale. Tutto e il contrario di tutto: e la pesca non va bene perché la teneva nelle mani e non era imbustata e non c’era il prezzo, non aveva la cintura di sicurezza, il seggiolino. Ognuno la legge a modo suo: Libero scrive che la sinistra è fuori di pesca, i sinistri dicono che lo spot è antidivorzista, anti-famiglia arcobaleno. Ma nessuno si è accorto dell’unica cosa che davvero non va in questo spot: la macchina ha l’assicurazione scaduta!».