Una strage di alberi a Palermo
Il Comune di Palermo è nuovamente al centro delle polemiche per l’abbattimento sistematico degli alberi anziché adottare interventi di potatura del verde pubblico. L’ultima operazione di disboscamento riguarda viale Michelangelo, una delle strade più trafficate d’Italia, dove decine di alberi sono stati tagliati per centinaia di metri, causando limitazioni alla circolazione veicolare e pedonale.
Nonostante si comprendano le ragioni della futura sostituzione degli alberi abbattuti, non è chiaro perché tali abbattimenti debbano essere così indiscriminati e non limitati solo ai casi di sicurezza o senescenza degli alberi. Inoltre, sorge il dubbio sulla possibilità di garantire un’adeguata irrigazione per i nuovi alberi piantati, considerando che molti alberi precedentemente piantati sono morti a causa della mancanza di acqua.
È paradossale che, in un periodo in cui si parla tanto di crisi climatica e forestazione urbana, si trovino i fondi per abbattere gli alberi anziché potarli. È importante ricordare che anche un solo albero lasciato in vita e curato adeguatamente può fare la differenza, soprattutto in una strada come viale Michelangelo, fortemente inquinata a causa del traffico. Gli alberi non sono solo un ornamento, ma necessitano di cure e di acqua.
La richiesta di sospensione degli abbattimenti
La consigliera M5S Concetta Amella chiede all’assessore Mineo di sospendere immediatamente gli abbattimenti e di concentrarsi sulla manutenzione del patrimonio arboreo esistente. È necessario garantire l’ordinaria cura degli alberi già presenti prima di procedere con nuove piantumazioni. Solo in questo modo si potrà preservare il verde pubblico e contribuire alla riduzione dell’inquinamento in città.
Fonte: Comune di Palermo