Situazione critica per le aziende partecipate del Comune di Palermo
La lettura dei dati relativi al III trimestre 2023, resi disponibili qualche giorno fa, getta luce su una realtà che possiamo solamente definire come desolante e sconfortante. I piani industriali, progettati per essere il motore trainante della crescita e dello sviluppo delle aziende partecipate, sono ben lontani dall’essere approvati dal socio unico.
Nonostante SISPI e AMG abbiano ottenuto il via libera dai rispettivi Consigli di Amministrazione, altre aziende come RE.SE.T. e Amat si trovano ancora in una fase di elaborazione, senza l’approvazione necessaria dai loro CDA. Questo costituisce una chiara violazione dell’art. 32 del regolamento unico dei controlli interni, che richiede che i piani industriali ed i relativi piani di fabbisogno siano approvati in Consiglio entro il 30 settembre di ogni anno.
La questione dei contratti di servizio è altrettanto allarmante. Il rinnovo della convenzione di SISPI, approvato dalla Giunta, senza rendersi conto che il servizio di Conduzione Tecnica è in perdita e ciò, oltre ad essere contrario all’ordinamento, ed alle previsioni contenute nella rimodulazione del PRFP, può configurare ipotesi di responsabilità erariale per il Comune di Palermo. Il mancato rinnovo del contratto di servizio di AMG e la discussione su un fantomatico contratto ponte, dopo due proroghe, anziché uno già dovuto da mesi, sono ulteriori criticità. La revisione del contratto di servizio di Re.Se.T., con un millantato aumento di corrispettivo e nettamente in contrasto con le previsioni dell’azione 14 del piano di riequilibrio, solleva ulteriori preoccupazioni finanziarie.
Gestione politica inadeguata e conseguenze sui servizi
A ciò si aggiunga l’inadeguatezza della gestione politica delle suddette aziende, puntuale espressione di tensioni, bracci di ferro e contrasti fra i vari partiti che sostengono il Sindaco e finalizzati non al miglioramento della qualità delle stesse e del loro rilancio, ma esclusivamente a giochi di potere e a interessi da retrobottega. Il che spiega ampiamente la pessima qualità dei servizi in città ben lontana dai minimi standard qualitativi come attestato da tutte le classifiche sulla qualità della vita nelle grandi città.
Chiedo pertanto al Sindaco di sedare gli appetiti della sua maggioranza, e di impegnarsi a intraprendere azioni tempestive e risolutive per affrontare queste criticità e assicurare una gestione pubblica, responsabile e efficace delle sue aziende partecipate.
Lo dichiara la consigliera del Movimento 5 Stelle, Concetta Amella.