Torna in scena “La serva padrona” al Teatro Massimo di Palermo
Torna in scena sabato 11 e domenica 12 novembre alle 17:00 nella Sala ONU del Teatro Massimo di Palermo, per la programmazione “Educational”, l’intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi, La serva padrona, su libretto di GennarAntonio Federico, con la drammaturgia e la regia di Roberto Catalano, i costumi di Alberto Cavallotti, gli elementi di scena di Roberto Lo Sciuto, sound maker Vittorio Di Matteo. Dirige l’Orchestra del Teatro Massimo Tommaso Ussardi.
In scena nel doppio ruolo di Uberto e del severo direttore artistico vi saranno Francesco Bossi (11 novembre) e Salvatore Grigoli (12 novembre), Serpina e le cantanti Fanny Delacroix e Camilla Turbata saranno Emanuela Sgarlata (11 novembre) e Federica Maggì (12 novembre), nei panni di Vespone e del tecnico del suono che assiste il Maestro ci sarà l’attore Marcello Rimi.
La storia del Maestro Tempofosco e delle audizioni
La serva padrona, il celebre intermezzo buffo composto nel 1733 da Giovan Battista Pergolesi, su libretto di GennarAntonio Federico, è il punto di partenza per raccontare la storia del severo Maestro Tempofosco che, insieme all’orchestra, sta facendo delle audizioni per scegliere i protagonisti dell’opera che di lì a poco andrà in scena al Teatro Massimo. I candidati però vengono tutti crudelmente umiliati e invitati a cambiare mestiere. Il giovane soprano, Fanny Delacroix, benché impaurita, affronta con coraggio l’audizione e, nonostante il Maestro le abbia ingiunto di rinunciare al canto, gli propone invece, con l’aiuto dell’orchestra, di mettere in scena La serva padrona di Pergolesi per dimostrare le proprie capacità. Al Maestro chiede di interpretare il burbero Uberto, lei sarà Serpina, la serva che finisce per sposare il padrone e che sfruttando le opportunità che le offre il ruolo, riuscirà a ribaltare la situazione e a diventare la protagonista.
Uno spettacolo adatto a tutti
Lo spettacolo fa parte della programmazione “Educational” del Teatro Massimo ed è adatto ai bambini della scuola primaria e ai ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado e alle famiglie.