Un racconto carico di colpi di scena e intrighi si cela dietro il gesto dell’ex attaccante del Calcio Catania, Maxi Lopez, esibito in occasione del suo primo gol allo stadio Olimpico. Un gesto enigmatico che sembrava un tributo al celebre Topo Gigio ma che nascondeva ben altro: una vicenda coinvolgente legata al presidente Lotito.
Il primo gol di Maxi Lopez al Catania è stato il punto culminante di una serie di eventi intricati e surreali. È lo stesso Maxi Lopez a raccontarlo sui Social all’ex compagno Nicolas Spolli. Raccontandosi, il calciatore rivela i dettagli di un incontro inaspettato con il presidente Lotito della Lazio, che ha cambiato il corso della sua carriera, finendo per nostra fortuna al Calcio Catania.
Il confronto con Lotito: una scena fuori dal comune terminata con una promessa infranta verso Catania
Maxi Lopez, all’epoca sotto contratto con il Gremio, si trovava in vacanza a Roma quando fu convocato per un incontro col presidente della Lazio Lotito, ignaro della svolta imprevista che avrebbe cambiato il corso della sua carriera. Lotito promise un contratto che non si concretizzò mai, lasciandolo anzi nei guai legali con la FIFA. Tuttavia, un’inaspettata svolta lo riportò in Italia. Lotito, in accordo con Pietro Lo Monaco, si accordò per far approdare Lopez al Calcio Catania, che stava cercando un attaccante. Un’opportunità che Maxi Lopez accettò di buon grado, desideroso di tornare a giocare.
L’esultanza di Maxi Lopez: un omaggio a Riquelme ma solo all’apparenza
Quell’esultanza apparentemente stravagante, omaggio a Riquelme, nascondeva la complessa storia di promesse mancate, accordi segreti e un cambiamento repentino del destino di Maxi Lopez nel mondo del calcio. Un gesto diventato un simbolo tangibile di una vicenda intricata e sorprendente anche se raccontata postuma.
Quell’esultanza al primo gol di Maxi Lopez, apparentemente strana e giocosa, celava dunque una storia intricata che vede le sue radici a Roma, precisamente nell’incontro col presidente della Lazio Lotito. In fondo, i tifosi rossazzurri possono solo essere felici (e nostalgici) di come siano andate le cose ma anche Maxi Lopez, che a Catania ha trovato un’atmosfera unica e un rilancio della sua carriera calcistica.
La storia raccontata da Maxi Lopez: le sue parole
Di seguito il racconto fatto da Maxi Lopez sulla vicenda: «Il primo gol con il Catania lo feci all’Olimpico ed esultai col gesto alla Riquelme (il Topo Gigio) ed era riferito al presidente Lotito. Lo feci perché mentre ero in vacanza a Roma ed ero davanti alla Fontana di Trevi con mio figlio per lanciare la monetina, come si fa a Roma, venne a prendermi una persona e mi disse che saremmo dovuti andare a parlare con il Presidente. Ricordo che aspettai due ore perché lui stava litigando per il caso Pandev – Ledesma. Una cattiveria incredibile tanto che pensai: “ma io devo parlare con questo?”. Alla fine del colloquio mi strinse la mano e mi disse: “guarda che quando io do la mano per me è come un contratto“. Così tornai in Brasile, mi beccai una causa dalla Fifa e quando tornai a Roma lui era sparito… non rispondeva nemmeno al telefono. Venni a sapere poi che si era messo d’accordo con Pietro Lo Monaco perché il Catania cercava un’attaccante ed io sarei dovuto andare a giocare in Sicilia e visto che avevo voglia di giocare, accettai. Ecco il motivo di quell’esultanza».