L’associazione di scienziati e studiosi del Climate Central ha condotto una simulazione sulle conseguenze del surriscaldamento globale e tra le diverse città ha inserito anche Catania.
La simulazione Cop28 presenta uno sguardo preoccupante sul futuro delle grandi città, comprese Catania, Los Angeles e Mumbai e sottolinea l’importanza delle decisioni future, fondamentali per evitare possibili impatti catastrofici che potrebbero coinvolgere fino a 800 milioni di persone.
Uno dei principali problemi è l‘innalzamento del livello del mare. La simulazione del Climate Central mostra che, se la temperatura dovesse aumentare di 4 gradi, luoghi emblematici come Piazza Duomo a Catania potrebbero finire sott’acqua, con effetti anche su via Dusmet e l’area del porto, anche nell’ipotesi più ottimistica di un aumento di solo 1,5 gradi.
Le proiezioni si basano su dati dell’Ipcc, che indicano un aumento senza precedenti delle concentrazioni di CO2 e gas serra negli ultimi anni. La preoccupazione principale riguarda le grandi città del sud-est asiatico, che potrebbero essere sommerse, causando enormi flussi migratori e impatti economici, sanitari e sociali significativi.
Ridurre le emissioni di CO2 è diventato una questione vitale per evitare disastri climatici. Le esperienze durante i lockdown legati alla pandemia hanno dimostrato che è possibile ridurre le emissioni, anche se gli effetti sul riscaldamento globale sono stati limitati. Tuttavia, tradurre gli accordi sulla carta in azioni concrete è la sfida attuale.
Il presidente del Climate Central, Benjamin Strauss, sottolinea l’importanza delle decisioni della Cop28 per il futuro di città come Catania. Nonostante non ci siano tempi precisi nelle previsioni, è chiaro che agire ora è essenziale per evitare conseguenze catastrofiche.