Il nuovo film di Ficarra e Picone, “Santocielo” ha fatto il suo debutto nelle sale cinematografiche, portando con sé una trama unica e audace che ha scatenato reazioni contrastanti, soprattutto tra i fedeli. Il duo comico palermitano ha creato una commedia divina che ha suscitato sorrisi e, allo stesso tempo, ha acceso le polemiche.
Il film racconta la stravagante storia di Aristide, un angelo assegnato all’ufficio dello smistamento preghiere, il quale sogna un trasferimento nel coro dell’Altissimo. La trama prende una svolta inaspettata durante un’assemblea del consesso dei cherubini, dove si decide se eliminare l’umanità con un diluvio universale definitivo o inviare un nuovo messia come ultima possibilità. La seconda opzione prevale, e Aristide si offre volontario per scendere sulla Terra e incaricarsi della delicata missione.
Tuttavia, il destino prende una piega comica quando, per una serie di equivoci, Aristide finisce per toccare il ventre di Nicola, un vicepreside in crisi con la moglie, che si ritrova incinto del messia. La trama si sviluppa in una serie di avventure esilaranti mentre Aristide cerca di riparare il guaio commesso e di ottenere la promozione al coro angelico.
Nonostante la trama divertente e originale, alcune voci critiche, tra cui il parroco agrigentino don Mario Sorce, hanno espresso il loro profondo disappunto. Don Mario condivide il suo rammarico sui social network, definendo il film “blasfemo” e affermando che Ficarra e Picone hanno superato il limite. Questo giudizio netto riflette il malcontento di coloro che vedono nel film un affronto ai loro credi e alle tradizioni.
D’altra parte, il prelato non è solo nel suo dissenso. Molti critici, come sottolineato dallo stesso don Mario, hanno espresso la loro delusione riguardo alla rappresentazione di Dio come un “imbranato” e alla reincarnazione di Gesù nel ventre di un uomo. Alcuni ritengono che il film sia eccessivo nella sua audacia, considerandolo blasfemo e degno di denuncia.
Nonostante le divergenze di opinioni, “Santocielo” rimane una creazione audace di Ficarra e Picone che, con il loro stile inconfondibile, riescono a mescolare umorismo e provocazione. Mentre il film continua a suscitare discussioni accese, è innegabile che il duo comico abbia nuovamente spinto i confini della comicità, suscitando reazioni forti e divise nella comunità cinematografica e religiosa.