Attilio Vagliasindi ha 10 anni ed è un giovane abitante di Catania come tanti altri a eccezione di un particolare che l’ha condotto anche alla ribalta nazionale (con un servizio Rai su di lui). Il catanese è uno zampognaro ma non solo: è tra i più giovani e talentuosi della Sicilia.
Scopriamo la storia di Attilio Vagliasindi e la sua passione per la zampogna, strumento della tradizione popolare siciliana. Lasciatevi trasportare nelle festività natalizie in questo racconto che riempie d’orgoglio, mostrando come la tradizione possa resistere al tempo contro ogni pronostico.
Chi è Attilio Vagliasindi: zampognaro di Catania (e tra i più giovani in Sicilia)
Con solo dieci anni, Attilio Vagliasindi è un ragazzino vivace e curioso. Frequenta la scuola media Cavour di Catania dimostrando particolare interesse per la musica. Il giovane catanese è autodidatta e, tra uno strumento e l’altro, giunge a provare la zampogna. Lo strumento lo ipnotizza sino a decidere di dedicarsi al suo studio ma senza dimenticare lo sport, tant’è che pratica nuoto, sci alpino e pesca.
Attilio Vagliasindi e la sua passione per la zampogna
Attilio Vagliasindi è riconosciuto come uno se non il più giovane zampognaro della Sicilia, superando il dodicenne Matteo Galofaro. Il talento di Attilio ha suscitato interesse e apprezzamento, anche da parte di maestri liutai e estimatori della zampogna in Sicilia, dimostrando un interesse crescente per questo strumento tradizionale.
La rinascita della zampogna e la video intervista Rai ad Attilio Vagliasindi
I più scettici potrebbero trovare la passione di Attilio Vagliasindi insolita ma non rilevante. In un contesto moderno e innovativo, la zampogna rischia di tramontare rimanendo uno strumento della tradizione in disuso. Per questo motivo, Attilio Vagliasindi non è solo uno zampognaro ma permette di fare (ri)vivere la zampogna ancora per diverse generazioni. Grazie al suo interesse e a quello di altri giovani, la zampogna, uno strumento dalle radici antiche, sta vivendo una sorta di rinascita negli ultimi anni. Questa passione per lo strumento tradizionale siciliano apre nuove prospettive e opportunità per la sua perpetuazione nella cultura musicale.
Per i più curiosi, Attilio Vagliasindi ha raccontato la sua storia alla Rai, di cui è possibile vedere il servizio del Tgr cliccando qui.