Il Sovrintendente Capo Coordinatore Bruno Gusella va in pensione dopo una lunga carriera nella Polizia di Stato, iniziata nel 1982 quando si è arruolato presso la Scuola Allievi Agenti di Alessandria. Sin da subito è stato assegnato al Commissariato di San Polo della Questura di Venezia, per poi passare alla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della stessa Questura, contribuendo a numerose indagini riguardanti il traffico di droga, rapine e omicidi della Mala del Brenta.
Dal 1989 al 2000 ha prestato servizio presso il Centro Interprovinciale Criminalpol Triveneto con sede a Padova, partecipando a svariate e complesse indagini di polizia giudiziaria. Tra queste, spiccano casi noti come il sequestro di persona nei casi Celadon, Casella, Ghedini e Soffiantini, così come la fuga e la successiva cattura del boss della Mala del Brenta Felice Maniero dal carcere “Due Palazzi” di Padova, e altre attività investigative relative al pentimento del boss Maniero che portarono a numerosi arresti e al smantellamento dell’associazione a delinquere.
Dopo il 2000, fino al 2023, ha prestato servizio presso la DIGOS di Padova, contribuendo a molteplici attività info-investigative, come l’arresto della prima donna per terrorismo in Italia con il sequestro di 500 mila euro in contanti e l’arresto dell’avvocato Vandelli a Parigi, difensore del boss latitante Felice Maniero, oltre a operazioni che hanno portato allo smantellamento di nuove Brigate Rosse. Negli ultimi dieci anni, ha contribuito alle attività investigative relative all’ambiente dell’estrema destra e delle tifoserie ultras del Calcio Padova e del Cittadella, ottenendo importanti risultati relativi a Daspo, misure di custodia cautelari e sequestri di materiale ideologicamente affine all’istigazione all’odio razziale, etnico e religioso.
Il Sovrintendente Capo Coordinatore Gusella riceve il ringraziamento del questore Marco Odorisio e di tutti i colleghi della Polizia di Stato di Padova per la sua lunga e proficua carriera al servizio della giustizia e della sicurezza.