Quindici anni e un sogno che nel 2024 inizierà a diventare realtà sognando, perché no, l’oro olimpico: Matteo D’Amico è infatti l’unico giovane atleta siciliano di tiro a volo, specialità Skeet (disciplina olimpica) a essere stato convocato ai raduni nazionali del settore giovanile Fitav, ma soprattutto a entrare nella sezione giovanile del settore tiro a volo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato.
Una scelta inedita, il tiro a volo, specie in Sicilia dove non si brilla per le strutture sportive. “In effetti – spiega Matteo – in Sicilia orientale non ci sono strutture adeguate per lo skeet. Mio padre Antonio ed io siamo costretti a viaggi di circa quattro ore in
auto, tra andata e ritorno, per gli allenamenti a Gela. Non si può dire che non si tratti di un ragazzo poco attivo. Il mio percorso sportivo è iniziato ancora prima di camminare, in piscina. In seguito ho praticato dal nuoto all’equitazione, dalla ginnastica artistica al
Ju Jitsu e Muay Thai, fino al tiro a segno con pistola ad aria compressa (due volte campione Italiano e un record ancora imbattuto ), per arrivare al tiro a volo specialità Skeet. Un’intensa attività, non per questo però ho rinunciato ai miei spazi, perfino per la Playstation…”.
È stato cruciale avere una famiglia solida alle spalle, oltre ai lunghi viaggi, si tratta di accompagnare il proprio figlio a trovare la propria strada. “È così, loro mi hanno insegnato ad avere obiettivi, lasciandomi libero di scegliere. Per uno sportivo è
fondamentale avere il supporto dei familiari, sono i primi a credere in te e a darti fiducia. Solo così ho potuto capire quale fosse la mia vera passione, il tiro a volo e tutto il mondo che lo circonda. Mi seguono in una attività che in effetti è complessa e impegnativa, sotto tutti i punti di vista, sono uno sprone a non deludere prima di
tutto me stesso”. Si potrebbe dire che si tratti di uno sport con regole molto rigide, che poi si ripercuotono sullo stile di vita.
“E lo si impara soprattutto sul campo: ci vogliono serietà, tenacia e perseveranza che portano alla concentrazione necessaria, ma solo dopo anni di allenamenti, esperienze di gare, senza pensare ai punteggi e al podio. Le mie delusioni derivano dalle volte che non riesco a dare il meglio di me in gara, la più grande vittoria è invece riuscire a trasformare le delusioni in opportunità di crescita”.
Così, dopo aver affrontato competizioni regionali e nazionali conquistando, diciamolo, diversi podi, ecco arrivare la convocazione ai raduni nazionali Fitav, ma soprattutto la comunicazione ufficiale da parte delle Fiamme Oro: dal 2024 sarai uno di loro, nel settore giovanile ovviamente.
“Entrarne a far parte mi dà l’energia per andare avanti al meglio, si tratta di uno dei più prestigiosi gruppi sportivi delle Forze Armate i cui atleti partecipano a competizioni nazionali e internazionali di alto livello e poi sarò seguito dal Responsabile Tecnico delle Fiamme Oro Pierluigi Pescosolido. Inoltre, sapere di essere l’unico giovane siciliano a praticare Skeet a far parte di questo rinomato gruppo sportivo mi riempie davvero di orgoglio”.