Il Comune di Palermo ha reso noto che mercoledì 10 Gennaio 2023, con inizio alle ore 18.00, si terrà la presentazione e la visione del documentario “20 DAYS IN MARIUPOL” del regista Mstyslav Chernov, candidato all’Oscar, che racconta in prima persona ciò che accadde nella città di Mariupol nei primi giorni della guerra in Ucraina.
La proiezione del film avrà luogo presso il Cinema Vittorio De Seta, situato in via Paolo Gili n.4 (Cantieri Culturali alla Zisa) – Palermo e l’ingresso sarà gratuito.
L’evento coinvolgerà componenti istituzionali del Comune di Palermo e della Regione Siciliana, oltre ai coordinatori e componenti del Comitato Educativo per la Promozione e Valorizzazione del Territorio della VI Circoscrizione del Comune di Palermo.
La manifestazione è promossa dal Comitato Educativo della VI Circoscrizione del Comune di Palermo e organizzata dalla Comunità Ukraina presente a Palermo e da Nautoscopio Arte, con il supporto del Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato per gli aiuti umanitari all’Ucraina “Missione Italian for Ukraine people”.
La giornalista Giovanna Cirino coordinerà gli interventi di Maya Shurkhovetska della Comunità Ukraina a Palermo, il Presidente Michele Maraventano e la Coordinatrice Rossella Giletto del Comitato Educativo VI Circoscrizione del Comune di Palermo ed Emilio Pomo, Coordinatore regionale in Sicilia per la “Missione ITALIAN – for #Ukaine people”.
Il documentario “20 DAYS IN MARIUPOL” diretto da Mstyslav Chernov ha una durata di 94 minuti ed è in lingua ucraina e russa, con sottotitoli in inglese. Si tratta di un’anteprima italiana del film, e la sinossi del documentario racconta la storia di una squadra di giornalisti che entra nella città portuale di Mariupol poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina. Durante l’assedio, i reporter rimangono per documentare le atrocità della guerra, smentendo la disinformazione russa e testimoniando morte e distruzione.
Il regista e giornalista ucraino Mstyslav Chernov si chiede se filmare ancora possa fare qualche differenza di fronte al tanto dolore, ma sono gli stessi cittadini di Mariupol a implorarlo di continuare, affinché il mondo possa essere testimone.