Celebrare il compleanno di Leo Gullotta significa immergersi nella ricca storia di un attore straordinario, nato a Catania nel 1946.
La sua passione per la recitazione si manifestò fin da giovane, quando fece la sua prima comparsa al Teatro Massimo Bellini di Catania. Tuttavia, è nel corso di una lunga militanza nella Compagnia del Teatro Stabile di Catania, accanto a figure iconiche come Turi Ferro e Salvo Randone, che Gullotta affinò il suo talento e si preparò ad affrontare sfide teatrali di grande risonanza, interpretando opere di autori del calibro di Leonardo Sciascia, Jean-Paul Sartre e William Shakespeare.
Il teatro è stato per Gullotta un terreno di apprendimento, un “bel mondo” come lo definisce lui stesso, dove ha imparato l’approccio all’arte drammatica. Questo apprendimento ha trovato la sua massima espressione in spettacoli come “Vaudeville” (1990) al Teatro Parioli di Roma e in “Il signor Popkin,” dove la regia di Patrick Rossi Gastaldi lo ha visto brillare con la sua compagnia teatrale. Il suo trasferimento a Roma nel 1979 segnò l’inizio di una lunga e prolifica carriera televisiva, guidato da registi del calibro di Pier Francesco Pingitore e Maurizio Zaccaro.
La collaborazione con Maurizio Zaccaro è stata particolarmente fruttuosa, portando a ruoli memorabili come il severo preside nella miniserie “Cuore” (2001) e lo zio Ermenegildo in “Il bell’Antonio” (2005). Queste performance gli hanno valso due ambiti David di Donatello come migliore attore non protagonista, grazie a film come “Il carniere” (1997) e “Un uomo perbene” (1999). La sua presenza è stata costante in produzioni televisive di successo come “Cristallo di rocca” (1999) e “Al di là delle frontiere” (2004), consolidando la sua posizione come uno degli attori più apprezzati del piccolo schermo.
Leo Gullotta ha lavorato con alcuni dei registi più rinomati del cinema italiano, dimostrando la sua versatilità in una vasta gamma di generi cinematografici. La sua collaborazione con Nanni Loy, Maurizio Nichetti e Giuseppe Tornatore ha portato a interpretazioni indimenticabili in film come “Mi manda Picone” (1983), “Il camorrista” (1986) e “Nuovo Cinema Paradiso” (1988), quest’ultimo valendogli un David di Donatello come miglior attore non protagonista.
La popolarità di Gullotta è cresciuta ulteriormente grazie alla sua partecipazione alla Compagnia del Bagaglino, con varietà come “Biberon” (1989) e “Crème Caramel” (1991). Le sue esilaranti parodie di personaggi televisivi femminili hanno fatto divertire il pubblico e contribuito a consolidare la sua fama di attore versatile e capace di adattarsi a qualsiasi ruolo.
Consapevole del talento dei Leo e orgogliosa del suo concittadino, nel giorno del suo 78esimo compleanno, Catania celebra questa grande personalità, che ancora oggi sa valorizzare la storia e la cultura della sua amata città.