Un incontro fittizio sarebbe alla base di questa tanto inedita quanto falsa composizione a quattro mani tra Brigantony e Franco Battiato. L’idea alla base è pura e senza malizia, tende a specificare l’autore, ma le famiglie sarebbero contrariate da quest’utilizzo “improprio” dell’intelligenza artificiale (AI). Il parere a voi: ascoltate la canzone dei due catanesi “La Stagione da Scacciata”.
“La Stagione da Scacciata”: la storia di un (virtuale) incontro tra Brigantony e Franco Battiato
Quando due mondi si sono incontrati. È così che si potrebbe sintetizzare il lungo scritto con cui l’autore della canzone, ricreata con l’intelligenza artificiale, dà le sue motivazioni. Nel post, l’autore racconta di un freddo giorno di dicembre del 1989 quando due icone della musica siciliana, Brigantony e Franco Battiato, si incontrarono per la prima volta in un bar di Viagrande. Nonostante le loro carriere avessero percorso strade distinte, l’incontro fu subito armonioso. Si parlò di metafisica e sasizza, di dervisci e tarantella, e ridevano insieme dell’appellativo di “Maestro” conferito loro dal pubblico.
L’intelligenza artificiale e l’idea di una collaborazione unica.
L’autore continua il suo fittizio racconto dicendo come da quella strana e immediata amicizia nacque l’idea di incidere un brano insieme. Scelsero di rivisitare in chiave parodistica un classico di Battiato del 1983: “La stagione dell’amore”. In uno studio di registrazione, ispirati dai profumi del bar di Viagrande, crearono “La stagione da scacciata”.
Brigantony e Franco Battiato: una collaborazione mitologica
C’è una storia fantastica ma davvero curata nei minimi dettagli, l’autore prosegue in questa fiaba sottolineando come un terremoto devastante il 13 dicembre 1990 danneggiò irreparabilmente le registrazioni, impedendo la pubblicazione del brano. Disillusi, decisero di separare le loro strade, conservando solo il ricordo di quell’amicizia breve ma intensa. Da qui interviene l’AI, riproducendo “La stagione da scacciata” ripartendo dai fantomatici nastri originali rovinati.
L’autore sottolinea la purezza d’animo del gesto: «Questa canzone non intende urtare la sensibilità di nessuno, ne ha alcuno scopo di lucro o promozionale, vuole essere solo un omaggio doveroso e un gesto d’amore nei confronti di due grandi artisti che non ci sono più, che ci mancano e che vivranno per sempre nel cuore dei siciliani e del resto del mondo».