Il governo Schifani ha istituito la Rete regionale per la protezione e l’inclusione sociale, prevista all’interno del Piano per la lotta alla povertà 2021-2023. Questa rete servirà come strumento programmatico per l’utilizzo del fondo nazionale per le politiche sociali e dei fondi contro la povertà e per la non autosufficienza.
L’assessore regionale della Famiglia e delle politiche sociali, Nuccia Albano, ha dichiarato che la Rete sarà il luogo in cui condividere decisioni partecipate, favorendo la consultazione periodica delle parti sociali e degli organismi del Terzo Settore. La costituzione di questo organismo prevede, in sinergia con l’assessorato della Salute, la programmazione delle risorse a valere sui fondi europei, nazionali, regionali, nonché il monitoraggio e la valutazione degli interventi, armonizzando i tempi di attuazione e promuovendo modalità di collaborazione tra servizi. Si tratta di uno strumento strategico per il governo regionale al fine di co-programmare e coordinare al meglio tutte le attività e le azioni a sostegno delle categorie più fragili della popolazione.
La Rete, approvata dalla giunta regionale, sarà composta dai dirigenti generali, o da loro delegati, dei dipartimenti Famiglia, Lavoro e Pianificazione strategica; dai rappresentanti dei distretti sociosanitari di ogni provincia e da un rappresentante dell’Anci Sicilia. Tra gli obiettivi principali del nuovo organismo, vi è quello di promuovere il coordinamento delle reti territoriali, individuare e proporre l’aggiornamento o l’adozione di atti per l’integrazione e la collaborazione tra servizi per l’attuazione delle politiche sociali, nonché la predisposizione di strumenti di indagine qualitativi e quantitativi a supporto dei distretti socio-sanitari per l’analisi dei bisogni sociali ai fini della pianificazione.