Il palazzo delle Poste di Catania non passa di certo inosservato: è possibile ammirare l’alternasi del bianco e del nero dati dalla pietra lavica e dalla pietra bianca di Ispica di cui si compone, mentre si percorre la via Etnea, all’altezza della Villa Bellini, a cui si affianca.
Ma qual è la storia che si cela dietro questo edificio?
Scopriamone di più.
Storia e struttura del palazzo delle Poste di Catania
Il 4 maggio del 1930 rimane una data indimenticabile nella storia di Catania, quando Re Vittorio Emanuele III inaugurò il nuovo palazzo delle Poste. Questo imponente edificio, che occupa un intero isolato tra la via Etnea e l’ingresso principale del Giardino Bellini, è il risultato di un progetto ambizioso e innovativo dell’architetto Francesco Fichera.
I lavori per la costruzione del palazzo delle Poste di Catania iniziarono il 28 ottobre del 1922 con una cerimonia ufficiale presieduta dal Re e altri illustri personaggi, tra cui il Ministro delle Poste e dei Telegrafi onorevole Fulci; l’allora sindaco Eduardo Di Giovanni e il Direttore provinciale delle Poste e Commendatore dottor Musumeci, segnando l’inizio di una fase di sviluppo che si protrasse per quasi otto anni. Le difficoltà nel trattare il sottosuolo nei primi due anni, necessari per le opere di fondazione, contribuirono a estendere la durata della realizzazione.
Fichera, con la sua visione innovativa, rivoluzionò l’organizzazione degli spazi interni, distinguendosi dai tradizionali Palazzi delle Poste. Invece di adottare l’usuale schema con un salone centrale illuminato dall’alto, l’architetto optò per una struttura a V, creando un grande cortile interno: questa scelta non solo migliorò l’aria e la luminosità degli spazi, ma contribuì anche a ridurre il rumore e a ottimizzare l’efficienza del servizio.
Il carattere pubblico dell’edificio è evidente nella disposizione degli spazi: il piano terreno, con i suoi ampi porticati, è dedicato all’accoglienza del pubblico, mentre il primo piano ospita gli uffici, e il secondo piano era riservato agli operatori del telegrafo. La distribuzione degli spazi rispecchia la funzione sociale del Palazzo delle Poste, che si configura come un centro di comunicazione vitale per la comunità.
Francesco Fichera, profondo conoscitore dell’architettura catanese, ha saputo coniugare elementi moderni con il tratto sobriamente barocco ereditato dal Vaccarini, donando all’edificio una fisionomia unica. Tuttavia, il Palazzo delle Poste fu inaugurato nel 1930, quando l’Architettura Razionalista già si affermava come movimento predominante: questo stile barocco appariva, quindi, anacronistico agli occhi di alcuni esponenti del nuovo corso architettonico.
Il palazzo delle Poste di Catania, insieme ad altre opere di Fichera, come il garage Musumeci di Catania e l’Arco di Trionfo ai Caduti di Palermo, fu incluso nella provocatoria Tavola degli orrori presentata a Roma nel 1931, durante la Seconda Esposizione di Architettura Razionale del MIAR. Questo gesto controverso evidenziò il contrasto tra gli stili architettonici del passato e la modernità che si stava affermando.
Il palazzo delle Poste oggi
Oggi, il palazzo delle Poste di Catania ospita gli uffici postali, con la parte destinata al pubblico situata nell’anello esterno. Quello interno, invece, è riservato agli uffici di smistamento, che si affacciano sulla corte. Il piano rialzato, estendendosi per circa 1000 metri quadrati, accoglie gli sportelli dedicati al pubblico, offrendo un accesso agevole e ben organizzato. Gli uffici, invece, sono collocati nei piani superiori, garantendo un efficiente svolgimento delle attività operative e amministrative.
Con la sua pianta a due anelli concentrici, offre un’esperienza unica ai visitatori, sia che siano turisti che fruitori della posta, combinando la maestosità del barocco con una concezione moderna degli spazi. L’esterno, caratterizzato da pietre di diversi colori, tra cui il grigio della pietra lavica e il bianco della pietra di Ispica, riflette l’eleganza e la ricercatezza dell’architettura barocca, mentre gli interni, con antichi rilievi e decorazioni aristocratiche, aggiungono un tocco di raffinatezza al servizio postale.
Il palazzo delle Poste di Catania si erge come un testimone tangibile della fusione tra tradizione e modernità nell’architettura, un capolavoro che continua a incantare e raccontare la storia della città attraverso la sua imponente presenza.
Fonte: https://www.posteitaliane.it/