Il relitto di epoca romana rinvenuto lo scorso giugno nel Trapanese e denominato “Marausa II”, può già essere ammirato nel museo archeologico regionale Lilibeo di Marsala, durante la fase di restauro. Lo rende noto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, in occasione del sopralluogo effettuato per constatare l’avanzamento dei lavori di restauro dell’imbarcazione.
Individuata nel 2021 da un pescatore locale, la nave è stata recuperata e documentata nel periodo che va da giugno a ottobre 2023. Il relitto, trasportato via mare grazie a una struttura metallica sorretta da galleggianti che ha consentito di mantenere la forma originaria dell’imbarcazione, si trova adesso in una grande vasca, lunga 15 metri e larga 6, dove è in fase avanzata il processo di desalinizzazione del legno.
Grazie alla scelta di tecniche di restauro all’avanguardia sarà quindi possibile esporre il relitto a circa un anno dal suo recupero. Sono intanto iniziate anche le fasi di consolidamento e restauro dei materiali recuperati durante lo scavo subacqueo come anfore, lucerne, chiodi, ceste in vimini, àncore e materiali di bordo, contenitori metallici e monete.
«Un fiore all’occhiello per la nostra Regione. Basti pensare – ha aggiunto Scarpinato – che, ad oggi, sono stati oltre 800 gli studenti che hanno potuto ammirare il relitto in fase di restauro alla presenza di un team di archeologi specializzati, all’opera senza sosta per il completamento dei lavori».
Nella prossima primavera inizieranno le fasi di consolidamento e ripristino dell’imbarcazione che, dopo un periodo di circa 6 mesi, consentiranno di avviare le fasi di musealizzazione.