Tra i monumenti storici più noti di Catania, l’Acquedotto Romano occupa un posto di rilievo, con i resti di una possente struttura, che risale all’epoca dell’antica Roma e rappresenta ancora oggi un esempio superbo di ingegneria idraulica che ha resistito al trascorrere dei secoli.
Costruito nel I secolo d.C., durante il periodo dell’Imperatore Claudio, un periodo di grande sviluppo e prosperità per l’antica Roma, l’acquedotto serviva a garantire un approvvigionamento costante di acqua potabile alla crescente popolazione di Catania, sfruttando le risorse idriche provenienti dalle sorgenti montane vicine, canalizzando l’acqua attraverso una rete intricata di condotti e cisterne. L
Originariamente, l’Acquedotto Romano di Catania si estendeva su una vasta area, con una lunghezza totale di diversi chilometri e presentava una struttura comprendente archi e condotti in pietra lavica, che erano funzionali, ma anche esteticamente impressionanti, conferendo all’acquedotto un’imponenza che ha resistito alla prova del tempo.
Ancora oggi, è possibile intravedere dei resti di questa possente opera architettonica, che conferisce alla città di Catania un alto valore storico e culturale, che, però, ancora molti catanesi non conoscono bene.
Se ti sei chiesto almeno una volta cosa ci fa un “pezzo di archi” in una determinata zona di Catania e allora scopri qui la risposta, sfogliando la galleria fotografica che ricostruisce l’Acquedotto Romano sparso per la città e in territorio limitrofo.
Iniziamo con un “pezzo” che moltissimi catanesi vedono ogni giorno, anche se nascosto agli occhi di quelli più distratti: sai riconoscere dove si trovano?
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