Debutta a Palermo lo spettacolo “Processo Galileo” – Protagonista il padre della scienza moderna

Il Teatro Biondo di Palermo ospiterà martedì 30 gennaio alle ore 21.00 lo spettacolo “Processo Galileo”, una produzione di Angela Dematté e Fabrizio Sinisi, diretta da Andrea De Rosa e Carmelo Rifici. La performance è coprodotta da LAC Lugano Arte e Cultura, TPE – Teatro Piemonte Europa e Emilia Romagna Teatro ERT. Il cast vede come protagonisti Luca Lazzareschi, Milvia Marigliano e Catherine Bertoni de Laet, Giovanni Drago, Roberta Ricciardi e Isacco Venturini. Le scene sono curate da Daniele Spanò, mentre i costumi sono di Margherita Baldoni. Lo spettacolo, liberamente ispirato alla vita e all’opera di Galileo Galilei, ruota attorno ai temi scientifici della modernità e ai grandi misteri del nostro tempo. Saranno presenti repliche fino al 4 febbraio.

Il lavoro “Processo Galileo” si compone di tre storie, tre momenti uniti in un unico spettacolo. Il prologo è ambientato nel passato storico in cui avviene l’abiura, le parole del processo a Galileo del 1633 fungono da punto di partenza e irradiazione dei diversi temi in gioco. Un presente nel quale una giovane donna, madre e intellettuale, è chiamata a raccontare per una rivista divulgativa il nuovo paradigma che la scienza sta ponendo oggi; il lutto familiare che sta elaborando provoca un cortocircuito con i dialoghi che intrattiene con uno scienziato e con sua madre, costringendola a intraprendere un viaggio più vasto, che mette in discussione la sua visione del mondo. E un futuro nel quale ogni realismo si sgretola e i personaggi diventano le voci di un’invettiva contro un Galileo che non è più visto come l’imputato di un tribunale ecclesiastico, ma come il portavoce di un processo storico e culturale.

I drammaturghi Angela Dematté e Fabrizio Sinisi hanno lavorato con i registi Andrea De Rosa e Carmelo Rifici per dare forma e vita allo spettacolo in cui emergono tre parti. Il primo atto riguarda il prologo e il passato storico in cui avviene l’abiura. Il secondo atto è ambientato nel presente e il terzo atto si sposta nel futuro, indagando le inquietudini filosofiche e politiche rispetto ad un futuro in cui le “macchine” saranno parte sempre più integrante delle nostre vite.

Il lavoro sullo spettacolo è stato intenso e attento. Il risultato è uno spettacolo che indaga le profondità del pensiero umano e le implicazioni del rapporto tra scienza e società in un percorso che attraversa il passato, il presente e il futuro. Lo spettacolo sarà presentato dal 30 gennaio al 4 febbraio al Teatro Biondo di Palermo.