L’addizionale Irpef è diventata oggetto di dibattito all’interno del Consiglio comunale di Palermo. La consigliera Figuccia della Lega ha deciso di astenersi dal voto in segno di dissenso nei confronti di una presunta mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione. La sua preoccupazione è che l’aumento delle tasse possa gravare sui cittadini onesti e non sia supportato da servizi adeguati, considerando anche il contesto di crisi economica.
La decisione del Consiglio comunale di approvare l’aumento dell’addizionale Irpef in un momento di crisi economica solleva preoccupazioni sulla sua efficacia e sui possibili effetti negativi sia per i cittadini che per il Comune. La consigliera Figuccia paventa il rischio di danni maggiori rispetto ai benefici, soprattutto considerando la fragilità e la precarietà dei servizi offerti dal Comune, come la raccolta dei rifiuti, la manutenzione delle strade e l’illuminazione pubblica.
La preoccupazione si estende anche alla possibile aumentare della Tari, l’imposta sui rifiuti, a seguito della richiesta di nuovi finanziamenti da parte della Rap per garantirne la sopravvivenza. Questo suscita l’impressione che le tasse stiano aumentando senza un reale miglioramento della qualità dei servizi offerti.
La consigliera Figuccia, in qualità di presidente della Terza Commissione consiliare, ha espresso queste preoccupazioni riguardo all’incremento dell’addizionale Irpef e delle tasse comunali in generale, sottolineando la necessità di una chiara programmazione e di servizi all’altezza delle esigenze della città.
La dichiarazione della consigliera Figuccia evidenzia una posizione di critica nei confronti dell’approvazione dell’aumento dell’addizionale Irpef da parte del Consiglio comunale, sottolineando la necessità di valutare attentamente l’impatto di tali decisioni sui cittadini e sui servizi offerti dal Comune. La sua astensione dal voto rappresenta un segnale di dissenso nei confronti di scelte che sembrano non tener conto delle reali esigenze e dei disagi dei cittadini.