La celebrazione di Sant’Agata a Catania, che si tiene annualmente dal 3 al 5 febbraio, rappresenta un evento di grande importanza per la comunità locale. Tra gli aspetti più significativi di questa festa, emerge la Messa dell’Aurora, una consuetudine secolare che ha luogo alle prime luci del 4 febbraio all’interno della maestosa Cattedrale di Sant’Agata, situata nel cuore del centro storico catanese.
Fin dalle prime ore della notte, numerosi devoti, indossando il tradizionale sacco bianco, si riuniscono fuori dal portone chiuso della Cattedrale. Attendono con pazienza per diverse ore, pronti a affrettarsi ad occupare i posti più vicini alla Santa non appena i cancelli si spalancheranno all’alba.
Storia della Messa dell’Aurora
Ma in passato non era così. Durante gli anni ’70, infatti, la Messa dell’Aurora era un evento riservato esclusivamente ai Canonici della Cattedrale: essi assistevano alla celebrazione nella Cappella di Sant’Agata, presieduta dal Canonico responsabile dell’organizzazione della festa per conto del Capitolo e del Vescovo. Inoltre, partecipavano all’uscita delle Reliquie dalla “cameretta”.
Nel corso degli anni, la celebrazione si è estesa ad un sempre crescente numero di fedeli, giungendo infine ad una completa apertura a tutti i devoti.
Verso le cinque del mattino, la Cattedrale si riempie completamente di fedeli, introducendo da qualche anno la pratica della recita del Santo Rosario, intervallata dall’inno di Sant’Agata. Quando il busto esce dalla “cameretta”, le preghiere lasciano spazio alle festose grida dei devoti: “Cittadini, Viva Sant’Agata!”, accompagnate da applausi gioiosi e dallo sventolio dei fazzoletti bianchi come segno di saluto alla Santa.
Il Busto Reliquario, ornato di gioielli preziosi, viene posizionato al centro del presbiterio: da questo momento viene ufficialmente celebrata la Messa dell’Aurora, in un’atmosfera surreale di silenzio, data la folla presente, e di raccoglimento.
Una volta conclusa la festa, il Busto e le reliquie della santuzza vengono posizionati sul classico Fercolo d’argento (chiamato dai catanesi “vara“), per iniziare il giro esterno. I fuochi d’artificio annunciano a tutta la città l’inizio della festa.
La Messa dell’Aurora, al di là di essere un mero rito religioso, si configura come una manifestazione tangibile della millenaria tradizione e del profondo legame che unisce la comunità a Sant’Agata.
La tradizione nella Messa dell’Aurora
La tradizione della Messa dell’Aurora include l’accensione del fuoco sacro in onore di Sant’Agata, un simbolo potente di purificazione e rinascita. Questo fuoco sacro, una volta acceso, diventa il cuore di una processione suggestiva attraverso le strade di Catania: fedeli e curiosi seguono il cammino del fuoco, accompagnato da canti, preghiere e l’odore avvolgente di incenso.
La classica cerimonia della benedizione delle candele, che viene effettuata nel corso della Messa dell’Aurora, assume un valore simbolico, in quanto i fedeli ricevono la sacra illuminazione da portare con sé per il resto della giornata. Queste candele diventano un segno concreto della fede dei cittadini catanesi, proiettando una luce che rischiara il percorso spirituale di ciascun devoto.
La Messa dell’Aurora non è soltanto un momento di preghiera individuale, ma un’occasione per la comunità catanese di riunirsi: persone di ogni età e ceto sociale convergono nella Cattedrale, creando un legame unico di solidarietà e fratellanza. La figura di Sant’Agata, martire nel III secolo d.C., diventa il punto di convergenza per la comunità, simbolo di fede, speranza e coraggio.
Questa celebrazione non è solo un momento di contemplazione religiosa, ma anche un’opportunità per immergersi nella cultura e nella tradizione catanese. La Festa di Sant’Agata a Catania, animata da processioni, spettacoli e feste, diventa un’esperienza unica anche per i turisti, un’occasione di apprezzare la ricca storia e l’identità della Sicilia.
Fonte articolo https://www.prospettive.eu/