Il Consiglio comunale di Palermo ha bocciato l’adesione al Palermo Pride. La decisione è stata commentata dai consiglieri comunali Mariangela Di Gangi, Massimo Giaconia e Alberto Mangano, che hanno voluto fare alcune precisazioni sulla vicenda.
Secondo i tre consiglieri, dall’23 giugno scorso, tutta l’opposizione si è opposta con forza a ogni ordine del giorno che non fosse strettamente attinente alla delibera in discussione. Hanno sottolineato che la maggioranza ha forzato la mano imponendo un ordine del giorno nella scorsa seduta, come è avvenuto con l’odg sulla privatizzazione di Poste Italiane.
La motivazione di questa opposizione è stata giustificata dalla censura subita precedentemente, quando un ordine del giorno sul riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali non fu ammesso al voto per timore che potesse essere approvato, e tutta l’opposizione abbandonò l’aula in segno di protesta.
I consiglieri hanno sottolineato che le loro storie politiche e personali parlano chiaro e che non intendono strumentalizzare questioni così importanti. Hanno anche sottolineato che non saranno loro a evitare che le grandi contraddizioni di una maggioranza tenuta assieme solo da giochi di potere emergano con forza in ogni occasione possibile.