“Quanti ricordi, caro Massimo: il tuo Papà era davvero una Persona meravigliosa e solare, un caro Amico di famiglia e anche un buon Maestro per tutti noi che volevamo fare la Tv. Ti sono vicino con la preghiera e con im cuore. Salvo “
Questo è il commento che il conduttore catanese Salvo La Rosa ha postato su Facebook rispondendo ad una foto che Massimo Creati ha condiviso e che lo ritrae insieme al padre Gianni, conosciuto dai catanesi più grandi d’età per essere stato il simbolo della tv locale.
Gianni Creati fu un presentatore catanese conosciuto e stimato nel passato per la sua creatività e il suo carisma senza pari; volto indimenticabile di programmi che hanno lasciato un’impronta duratura nella memoria degli spettatori, tra cui spicca il leggendario “Pomofiore” trasmesso su Telecolor, all’epoca nota come Telecolor International.
Il “Pomofiore” rappresentava uno dei programmi più celebri e distintivi degli albori di Telecolor, caratterizzato da un mix unico di intrattenimento, originalità e un pizzico di eccentricità. Condotta dalla figura iconica di Gianni Creati, questa trasmissione si distingueva per il suo formato innovativo e il suo spirito avventuroso, che sfidava le convenzioni televisive del tempo.
Al centro del programma c’era un’idea geniale: il “Pomofiore” prendeva ispirazione dal famoso format televisivo condotto da Enzo Tortora su Antenna 3 Lombardia, ma lo reinterpretava in chiave locale, aggiungendo un tocco di freschezza e spontaneità tipicamente siciliana. Il nome stesso del programma, “Pomofiore”, è un gioco linguistico che unisce le parole “pomo” (pomodoro) e “fiore”, evocando immagini di colori vivaci e allegria.
Uno degli elementi più memorabili del “Pomofiore” era la sua presentazione visiva. Creati, con la sua verve contagiosa, riusciva a trasformare la semplice idea di uno spettacolo televisivo in un’esperienza coinvolgente e indimenticabile per il pubblico. Uno degli episodi più emblematici di questo show era il segmento in cui una ragazza, soprannominata “Margherita”, si esibiva nell’interpretazione di un fiore, spogliandosi lentamente durante la trasmissione.
La scelta di utilizzare un simile spettacolo, che poteva essere considerato audace per l’epoca, contribuiva a catturare l’attenzione del pubblico e conferiva al programma un’atmosfera di mistero e fascino. Tuttavia, il vero fulcro del “Pomofiore” non era tanto la sensualità della performance, quanto piuttosto l’abilità dell’artista nel mantenere il mistero fino alla fine, lasciando il pubblico in trepidante attesa per la settimana successiva.
Gianni Creati incarnava perfettamente lo spirito del “Pomofiore” con il suo talento innato per l’intrattenimento e la sua capacità di improvvisare in situazioni impreviste. La sua presenza carismatica e la sua passione contagiosa per il mondo dello spettacolo hanno contribuito in modo significativo al successo duraturo di questo programma e alla sua collocazione nella storia della televisione locale italiana.
Anche se gli anni hanno portato via molte delle trasmissioni e dei personaggi che hanno reso memorabile l’epoca d’oro della televisione locale, il ricordo di Gianni Creati e del suo “Pomofiore” rimane vivo nei cuori e nelle menti di coloro che hanno avuto il privilegio di assistere a questo spettacolo unico nel suo genere. La sua eredità artistica continua a ispirare e intrattenere, dimostrando che il talento e la creatività possono davvero resistere alla prova del tempo.