Enoturismo 4.0: il manuale definitivo sul turismo del vino italiano

È stato presentato a Roma il manuale «Enoturismo 4.0 – Osservatorio Enoturismo: Evoluzione del digitale», un focus sul settore enoturistico con particolare attenzione all’impatto delle tecnologie digitali. L’evento è stato accolto dal saluto del Presidente del Senato Ignazio La Russa e sono intervenuti diversi esponenti del settore, tra cui il ministro del Turismo Daniela Santanchè e il presidente dell’Oiv Luigi Moio.

Il manuale rappresenta la più larga e documentata analisi delle destinazioni del vino italiane, con 145 comuni e 265 imprese coinvolte nell’indagine condotta da Nomisma Wine Monitor. Vengono definite le categorie delle cantine enoturistiche, ognuna con una specifica percentuale di accessi e incassi derivanti dall’enoturismo.

Oltre ai dati statistici, il manuale contiene strategie e linee guida per gli uffici turistici delle Città del Vino e per le cantine aperte al pubblico. Vengono approfonditi temi come il wine club, l’uso dei social network e della tecnologia per ampliare i follower e l’e-commerce proprietario.

Diverse personalità del settore hanno commentato l’importanza dell’enoturismo in Italia. Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha sottolineato la necessità di costruire offerte turistiche sempre più diversificate per destagionalizzare e creare opportunità di lavoro per le donne. Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, ha evidenziato il ruolo del vino come simbolo e bene culturale e storico italiano.

Il manuale include anche una sezione dedicata alle donne del vino, mostrando come esse abbiano un ruolo importante nel settore e siano essenziali per la promozione e la divulgazione della cultura vinicola.

Il Movimento Turismo del Vino ha sottolineato l’importanza dell’accoglienza e dell’offerta di un’esperienza immersiva legata al vino e al territorio per il successo dell’enoturismo. L’Associazione Città del Vino ha invece evidenziato i vantaggi di far parte di una rete per la promozione e valorizzazione del vino e della sua cultura a livello locale.

Infine, Nomisma-Wine Monitor ha evidenziato l’importanza della formazione sull’enoturismo per garantire un’esperienza di qualità per gli enoturisti e per favorire la fidelizzazione e la promozione dell’esperienza vissuta sul territorio e in cantina.