Operazione “Gialla e Nera”: Smantellata organizzazione criminale a base parentale a Roma

Operazione “Gialla e Nera” contro organizzazione criminale a base parentale

Questa mattina la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito, a Roma e provincia, un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale di Roma. Il provvedimento rientra nella strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni di origine illecita, con l’obiettivo di disarticolare le organizzazioni criminali e liberare l’economia legale dalle infiltrazioni della criminalità.

L’operazione “Gialla e Nera” ha coinvolto esponenti di un’organizzazione criminale a base parentale di etnia rom, specializzata in furti, rapine in abitazioni, truffe ai danni di anziani, riciclaggio di veicoli di lusso e altre attività delittuose. Il sequestro ha coinvolto quote sociali di aziende, immobili, disponibilità finanziarie e autovetture di alto valore economico, per un totale di circa 1,8 milioni di euro.

I soggetti coinvolti, di origine sinti, sono rimasti illegalmente in Italia grazie a documenti falsi che attestavano la cittadinanza italiana. Si sono stabiliti prima nel basso Lazio e successivamente a Roma, dividendo gli affari illeciti con un altro clan collegato. Le attività criminose includono furti, rapine e produzione di documenti falsi.

Le indagini hanno evidenziato trasferte criminali verso piccoli centri abitati del sud Italia, dove il gruppo approfittava dell’assenza delle vittime per effettuare furti e truffe. Le donne del gruppo si infiltravano nelle abitazioni di anziani, sottraendo oggetti preziosi, denaro e carte di credito.

Inoltre, il clan era coinvolto in truffe informatiche in cui le vittime venivano convinte a ricaricare le carte Postepay dei malviventi invece di ricevere denaro in cambio di oggetti venduti online.

Le indagini economico-patrimoniali hanno rivelato una sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato dai soggetti coinvolti, che utilizzavano i proventi derivanti dalle attività illecite per finanziare investimenti mobiliari e immobiliari. Il Tribunale ha qualificato socialmente pericolosi due dei proposti, in base a tali elementi.

L’operazione ha coinvolto diverse agenzie di polizia ed è un passo importante nel contrasto alla criminalità organizzata a Roma e in Italia.