Consegnato all’Arcivescovo il simbolo della lotta alla mafia: l’olio degli olivi di Capaci

Il Questore Maurizio Auriemma ha consegnato all’Arcivescovo di Firenze il simbolo della lotta alla mafia, rappresentato dall’olio degli olivi di Capaci. Questo olio è stato utilizzato per formare il Crisma durante la Messa del Giovedì Santo al Duomo.

Nei giorni precedenti, il Questore Auriemma, insieme a una rappresentanza della Polizia di Stato fiorentina e al Cappellano Provinciale Monsignor Luigi Innocenti, ha consegnato all’Arcivescovo di Firenze e al Vescovo di Fiesole un’ampolla contenente l’olio ricavato dagli olivi di Capaci. Questi olivi sono stati piantati vicino al luogo dove sono stati uccisi i magistrati Falcone e Morvillo.

L’olio di Capaci è frutto di un progetto nato dalla collaborazione tra la Polizia di Stato e l’Associazione QuartoSavona15, presieduta da Tina Montinaro. Questo progetto coinvolge tutte le sedi della Polizia di Stato italiana, con l’obiettivo di donare l’olio ai vescovi delle diocesi.

Durante la Messa del Giovedì Santo, l’Arcivescovo di Firenze ha consacrato il Crisma, aggiungendo l’olio virtuoso consegnato dal Questore. Durante il rito sono state aggiunte sostanze profumate, tra cui l’essenza di bergamotto proveniente dalla diocesi di Locri-Gerace in Calabria, dove il bergamotto viene coltivato su terreni confiscati alla ‘ndrangheta.

Questo gesto simbolico rappresenta la redenzione dei territori in cui operano le organizzazioni mafiose, così come il Crisma rappresenta la grazia che rende nuova la persona umana e consacra i figli di Dio, sostenendo il servizio dei ministri della Chiesa.