La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha concluso a Cesarò, nel Messinese, l’iter per la messa in sicurezza dell’area a valle della Rocca Giannina, a sud dell’abitato. Si è infatti giunti alla fase dell’aggiudicazione dell’appalto che chiude una vicenda annosa, eliminando pericoli e rischi su un intero versante.
L’appalto per l’esecuzione dei lavori è stato aggiudicato alla Cpc srl di Genova, con un ribasso del 33,1% e per un importo complessivo di poco inferiore a 1,7 milioni di euro.
L’intervento ha una duplice valenza: assicurare la piena fruibilità di un’area nevralgica a valle del castello e ripristinare la piena funzionalità di un tratto della strada statale 120, un’arteria viaria di collegamento del comprensorio con Messina e Catania, dotata dei più moderni standard di sicurezza.
I lavori inizieranno a breve per porre rimedio ad una situazione di costante pericolo, che nel 2018 ha visto il distacco di massi dalla parete rocciosa, costringendo l’amministrazione comunale a ordinare lo sgombero delle abitazioni in un sito classificato come P3 ed R4 in termini di pericolo e rischio.
Le soluzioni tecniche previste dal progetto includono il preliminare decespugliamento del costone, il disgaggio dei massi in equilibrio precario, il rafforzamento corticale con rete a doppia torsione rinforzata con funi ed ancoraggi, la chiodatura di elementi instabili e la collocazione di barriere paramassi.