Il Comune di Palermo ha recentemente ricevuto una dichiarazione dalla consigliera Mariangela Di Gangi riguardo alla questione dei beni confiscati. Secondo la consigliera, l’intervento dell’assessora Alaimo, che propone il ritiro della delibera per la sanatoria delle occupazioni in immobili confiscati, è politicamente e tecnicamente contestabile. Di Gangi sostiene che l’accesso alla regolarizzazione delle posizioni abitative era possibile solo fino al 31 marzo scorso, grazie all’intervento del Governo regionale di Centrodestra.
Le famiglie che intendono regolarizzare la propria situazione abitativa sono disposte a pagare un canone di locazione, anche se sociale, in base alla propria condizione di svantaggio. Tuttavia, il Comune di Palermo si trova ora nell’impossibilità di accettare nuove richieste di regolarizzazione, in quanto il termine per farlo è scaduto. Di Gangi critica Fratelli d’Italia per la loro presunta vicinanza ai problemi delle persone e sottolinea che tale atteggiamento appare ipocrita.
La consigliera sottolinea l’importanza del rispetto delle regole e della Costituzione italiana, che sancisce il diritto all’abitare come fondamentale e che Stato e Comune sono tenuti a garantire. Infine, Di Gangi invita Fratelli d’Italia a mostrare coerenza e trasparenza nelle proprie posizioni politiche, evitando di favorire solo gli evasori fiscali e i propri amici.