Si terrà presso il Tinni Tinni Arts Club di via Scuto Costarelli a Catania, il dibattito sulla questione cruciale del diritto alla casa; una tematica molto importante che verrà trattata nel secondo appuntamento del cineforum “Fermento al Cinema”.
Organizzato dal collettivo Fermento Urbano, in collaborazione con il Tinni Tinni Arts Club e il festival di cortometraggi Magma di Acireale, l’evento promette di essere un’esperienza di riflessione e discussione coinvolgente.
Il tema del diritto alla casa, cruciale e attuale, sarà al centro dell’attenzione grazie alla proiezione dei tre cortometraggi selezionati con cura “Habitat” di Ina Georgieva, “Le case che eravamo” di Arianna Lodeserto e “Lo stato brado” di Carlo Lo Giudice, che offriranno una panoramica variegata e toccante sulle sfide e le vicissitudini legate all’abitare.
In particolare, l’opera di Lo Giudice, figlio della terra catanese, offre uno sguardo intimo e struggente sulla vita di Giovanni Cutuli, alle prese con l’angoscia di uno sfratto imminente.
Ma “Fermento al Cinema” non è solo una serie di proiezioni. È un invito a immergersi in un dialogo aperto e costruttivo sulla complessità delle città e delle comunità che le abitano. Ambiente, mobilità, disuguaglianze, speculazioni: questi sono solo alcuni dei nodi intricati che verranno affrontati durante i “dibattiti creativi”, in cui il pubblico diventa parte attiva del processo di riflessione collettiva.
L’iniziativa, caratterizzata dall’ingresso libero, si inserisce in un ciclo più ampio dedicato alla riflessione sulle trasformazioni urbane e sociali. Dopo la proiezione inaugurale del classico “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, che ha portato il pubblico nel cuore di una Napoli sconvolta dagli interessi speculativi degli anni Sessanta, l’attenzione si sposta ora sul diritto alla casa.
Ma l’impegno del cineforum non si esaurisce qui. Il prossimo appuntamento, fissato per il 9 maggio 2024, esplorerà il tema della gentrificazione attraverso la proiezione del toccante “The Last Black Man in San Francisco” di Joe Talbot. Attraverso la storia del quartiere Fillmore, una volta fiorente centro della cultura nera trasformato in un’area destinata ai benestanti, il film solleva interrogativi cruciali sull’evoluzione delle nostre città e sulle sue implicazioni sociali.
Ogni proiezione sarà seguita da un dibattito, arricchito dalla distribuzione di cartoline contenenti spunti di riflessione da portare con sé anche oltre le porte del cinema. L’obiettivo è chiaro: stimolare una riflessione profonda e duratura sulla complessità delle sfide urbanistiche e sociali che ci circondano, affinché il diritto alla casa diventi una realtà per tutti, non solo un miraggio.