La Sicilia sarà presente al Vinitaly con 139 cantine, una dozzina di Consorzi e l’Istituto regionale vino e oli (Irvo), tutti coordinati dall’assessorato regionale dell’Agricoltura. L’obiettivo è affrontare nuove sfide e prospettive, come la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e l’innalzamento della competitività sui mercati internazionali.
Il presidente Renato Schifani sottolinea l’importanza del settore vitivinicolo siciliano a livello internazionale, definendolo sinonimo di eccellenza. Il vino siciliano, secondo Schifani, rappresenta l’Isola nel mondo e il meglio della sua storia millenaria, unito alla bellezza dei territori.
L’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino afferma che il brand Sicilia sarà uno dei protagonisti assoluti del Vinitaly. Il comparto vitivinicolo rappresenta il made in Sicily a livello globale, raccontando il legame tra produzioni, cultura e territorio. Sammartino sottolinea l’importanza di continuare ad incentivare il settore con finanziamenti mirati.
Il programma al Padiglione 2 Sicilia prevede diversi incontri e conferenze, tra cui un’iniziativa sull’importanza dei vini biologici in Sicilia organizzata dall’Irvo. Sarà anche consegnata una Targa in memoria di Marisa Leo, vittima di violenza di genere e figura di spicco nel mondo del vino siciliano.
Il primo Master of Wine siciliano, Pietro Russo, condurrà dei wine tasting dedicati ai vitigni principe dell’enologia siciliana, come il Nero d’Avola e il Grillo. Sarà inoltre discusso il tema dei vitigni reliquia e del Sol, dedicato agli oli extra vergine di qualità, con la partecipazione di 25 produttori e panel di degustazione.