Il sindaco di Trapani ha emesso un’ordinanza che impone l’osservanza delle indicazioni contenute nel Vademecum di azioni e buone pratiche per il risparmio dell’acqua potabile, diramato dalla Regione Siciliana, al fine di ridurre i consumi e garantire un uso estremamente accorto dell’acqua fornita dall’acquedotto pubblico. Le azioni includevano il limitare il consumo di acqua ai soli usi domestici ed igienico-sanitari e il divieto di utilizzare l’acqua potabile per innaffiare le piante, lavare i veicoli privati, pulire aree esterne, alimentare fontane ornamentali o riempire vasche non strettamente legate a fini produttivi.
Si invitava la cittadinanza a rispettare le indicazioni del Vademecum e ad adottare qualsiasi possibile accorgimento per il risparmio idrico, riconoscendo l’importanza della collaborazione di tutti.
L’effettuazione delle attività elencate era consentita solo se si disponeva di un pozzo privato per l’approvvigionamento idrico.
L’obiettivo principale era quello di ridurre i consumi di acqua potabile e sensibilizzare la popolazione sull’importanza del risparmio idrico per affrontare l’emergenza idrica in corso.