“U cucciddatu”, la vera ricetta per preparare in casa la ciambella di semola dei catanesi

Condito o no, per i catanesi il pane è “u cucciddatu

Non c’è catanese che, almeno una volta nella sua vita, non abbia assaggiato “u cucciddatu”, il tradizionale tipo di pane molto diffuso e consumato a Catania (e non solo).

Tra le varie tipologie, le forme assortite e ricette diverse, a Catania, il vero pane resta sempre “u cucciddatu”, che da secoli accompagna i catanesi durante i loro pasti principali in e fuori casa. Quante scampagnate e quanti pranzi e cene in famiglia fatte a pane, olio e sale come antipasto per aprire le danze; o come buon’occasione per fare la scarpetta con il sugo della pasta o del secondo previsto nel menù del giorno.

Insomma, condito o “schitto”, freddo o “cauru, cauru”, “u cucciddatu” è il re del vero pane catanese, che ancora oggi molti preparano in casa seguendo la ricetta tradizionale, fatta di pochi, semplici e genuini ingredienti e tramandata da generazione in generazione.

Se anche tu vuoi preparare il tuo “cucciddatu” a casa, segui le indicazioni di seguito e… buon appetito!

“U cucciddatu” fatto in casa, ricetta e preparazione del vero pane catanese

Vuoi preparare “u cucciddatu” a casa tua? Prepara questi ingredienti e segui il procedimento e gusterai il vero pane catanese.

Ingredienti

  • 600 g di farina di grano duro rimacinata
  • 450 ml di acqua
  • 12 g di sale
  • 1 cucchiaino di malto d’orzo o miele
  • 8 g di lievito di birra fresco

Preparazione

Preparare “u cucciddatu” in casa è facile e veloce, basta seguire questo procedimento, restando fedele alla ricetta catanese tradizionale.

Per iniziare, versare in una ciotola dell’acqua a temperatura ambiente, dove sciogliere il lievito di birra fresco e un cucchiaino di malto d’orzo o miele per attivare la lievitazione.

Su un piano o su una spianatoia, versare la farina, creando la classica forma a fontana e aggiungere l’acqua a filo per iniziare ad impastare con le mani e il composto per lievitare preparato prima.

Quando l’impasto si sarà compattato, aggiungere il sale, cercando di incorporarlo bene con le mani e continuare a impastare utilizzando la parte finale del palmo.

Porre l’impasto dentro una ciotola e lasciarlo riposare per mezz’ora, coprendolo con un panno. Trascorso il tempo di riposo, fare delle pieghe, portando i lembi verso l’alto, per poi riporre nuovamente a riposo l’impasto per un’altra mezz’ora. Trascorso nuovamente il tempo di riposo riprenderlo e fare ulteriori pieghe e lasciarlo riposare nuovamente per 30 minuti.

Porre l’impasto su una spianatoia infarinata, portare i suoi lembi verso il centro per poi formare una palla da allargare.

Foderare una teglia con carta da forno, sulla quale adagiare al centro l’impasto al centro e con le dita, allargare l’impasto per formare il buco “do cucciddatu” e per metterlo a lievitare nuovamente fino al raddoppio per circa 3 – 4 ore.

Effettuare delle incisioni sul “cucciddatu”, spolverare con farina di semola e cuocere in forno preriscaldato a 230°C per 20 minuti; abbassare la temperatura a 180° C e cuocere per altri 30 minuti.

Sfornare il pane e farlo raffreddare su una gratella. Si consiglia di conservarlo in un posto lontano dall’umidità e buon appetito.