Operazione sicurezza: 27 arresti per armi, droga ed estorsioni a Palermo

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato 27 persone indagate per porto abusivo di armi, droga ed estorsioni. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica. I reati contestati includono detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e clandestine, ricettazione, traffico illecito di rifiuti, associazione per il traffico di sostanze stupefacenti, furto ed estorsione.

Le indagini condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo – San Lorenzo hanno evidenziato un grave quadro indiziario su un sodalizio criminale attivo nei quartieri San Giovani Apostolo – ex C.E.P., Borgo Nuovo e Cruillas. Questo gruppo gestiva piazze di spaccio, un’attività illecita di traffico di rifiuti e perpetrava furti di veicoli per poi estorcere denaro alle vittime.

Il principale indagato, un 34enne del C.E.P., era ritenuto una figura chiave nelle attività criminali. Gestiva la raccolta e il trattamento illecito di rifiuti, il traffico di droga e il furto di veicoli. L’operazione generava profitti notevoli, con guadagni stimati fino a 50mila euro al mese.

L’associazione criminale promuoveva il traffico di droga, coordinando la distribuzione di cocaina, marjuana e hashish in diverse piazze di spaccio. Il gruppo controllava anche il furto di auto, estorcendo denaro alle vittime per il rilascio dei veicoli sottratti con il metodo del “cavallo di ritorno”.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per 17 persone e arresti domiciliari per altre 10. Sono stati sequestrati l’area in cui venivano stoccati i rifiuti e un autocarro utilizzato per il trasporto del materiale lavorato.

Tre persone coinvolte nelle attività illegali erano minorenni al momento dei fatti e sono indagati per detenzione abusiva di armi da fuoco, ricettazione e traffico di droga. La Procura per i minorenni sta valutando provvedimenti a tutela dei minori appartenenti alle famiglie degli indagati.

Gli indagati sono considerati innocenti fino a prova contraria e la loro posizione sarà valutata durante il processo.