Pippo Baudo, pseudonimo di Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, è uno dei volti più iconici della televisione italiana. Conduttore televisivo, autore e conduttore radiofonico, Pippo Baudo ha iniziato la sua carriera nei primi anni Sessanta, diventando una figura di spicco della Rai per decenni.
Smentendo definitivamente le voci che lo danno per malato o in fin di vita, con una carriera ricca di successi, il catanese ha condotto numerosi programmi di varietà, rilanciato talenti musicali e scoperto nuovi volti dello spettacolo italiano. Ripercorriamo le tante sfaccettature che compongono la vita e la gloriosa carriera di Pippo Baudo.
Gli inizi: dalla laurea all’Università di Catania alla scelta tra Giurisprudenza e intrattenimento
Figlio unico dell’avvocato Giovanni Baudo e della casalinga Innocenza Pirracchio, fin da giovane Pippo Baudo dimostra una grande passione per lo spettacolo, esibendosi nel “Cine Teatro Tempio” e ottenendo un diploma al liceo classico prima di laurearsi in giurisprudenza all’Università degli Studi di Catania. Tuttavia, Pippo Baudo accantona la professione legale per dedicarsi anima e corpo al mondo dell’intrattenimento: scelta rivelatasi vincente.
Il debutto televisivo e il consolidamento del successo di Pippo Baudo negli anni Settanta
Nel 1956 Baudo debutta in televisione con uno spettacolo di Luciano Rispoli, seguito dall’esordio in TV nel 1959 con il varietà “La conchiglia d’oro”, condotto da Enzo Tortora. Negli anni ’60, Baudo diventa uno dei volti più noti della Rai, conducendo programmi come “Settevoci”, “Canzonissima” e “Un disco per l’estate”.
Negli anni ’70, Baudo diventa una figura centrale della televisione italiana, seguendo le orme di grandi come Mike Bongiorno e Corrado. Conduce programmi di grande successo come “Spaccaquindici” e “Domenica in”, consolidando la sua fama di presentatore carismatico e versatile.
Anni Ottanta e Novanta: apice della carriera, ritorno e consacrazione di Pippo Baudo
Gli anni ’80 rappresentano l’apice della carriera di Baudo, con la conduzione di “Fantastico” e diverse edizioni del “Festival di Sanremo“, tra cui l’edizione del 1987 che raggiunge un record di ascolti. Nonostante un breve periodo a Mediaset, Baudo continua a dominare la scena televisiva italiana, tornando in Rai con nuovi successi.
Negli anni ’90, Baudo torna in Rai con programmi di successo come “Domenica in“, “Luna Park” e “Fantastico 90”. Conduce il Festival di Sanremo per cinque edizioni consecutive e diventa direttore artistico di Rai 1, contribuendo a rilanciare la rete con nuovi format e varietà. Ad alimentare la sua fama vi è anche l’episodio del tentato suicido a Sanremo del 1995, in cui Pippo Baudo divenne un eroe.
Dagli anni Duemila in poi: intramontabile Pippo Baudo, un’icona televisiva sempre presente
Nei primi anni 2000, Baudo continua a essere una presenza costante in televisione, conducendo e dirigendo artisticamente il Festival di Sanremo nel 2002 e 2003. Nel 2011, Pippo Baudo celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia con il programma “Centocinquanta”. Continua a esplorare nuovi format con “Il viaggio” su Rai 3 e partecipa come giurato in talent show come “Si può fare!”. Pubblica la sua autobiografia nel 2018 e festeggia i suoi 60 anni di carriera con uno show-evento su Rai 1 nel 2019.
Nel 2020, Baudo diventa simbolicamente direttore di rete per un giorno su Rai Storia e continua a partecipare a programmi televisivi e iniziative culturali. Nel 2023, in occasione del suo 87º compleanno, appare in vari videomessaggi per salutare amici e colleghi, dimostrando di essere ancora una figura amata e rispettata.
Il 3 gennaio e 28 febbraio 2024 appare in collegamento nei programmi televisivi Rischiatutto 70 e La TV fa 70, serata-evento per celebrare i 70 anni della Rai. La costante presenza televisiva e il notevole successo di quasi tutti i suoi programmi gli hanno valso l’appellativo di “Super Pippo“.
Oltre la carriera: la vita privata di Pippo Baudo, i tanti amori e i problemi legali
Pippo Baudo è stato sempre riservato sulla sua vita privata. Ha avuto cinque compagne e due figli: Alessandro, nato nel 1962, e Tiziana, nata nel 1970. Pippo Baudo è anche nonno di Nicholas, Nicole e Sean, e bisnonno dal 2010. Dopo un matrimonio con Katia Ricciarelli, da cui si è separato nel 2004, Pippo Baudo continua a vivere a Roma, dedicandosi alla sua famiglia e alla sua passione per lo spettacolo.
Nonostante una carriera ricca di successi, Pippo Baudo ha avuto anche alcune controversie legali. Tra queste, le più rilevanti riguardano questioni contrattuali e di diffamazione.
- Cause Contrattuali con la Rai: In varie occasioni, Pippo Baudo ha avuto contenziosi legali con la Rai riguardanti i suoi contratti. Uno dei casi più noti è stato il contenzioso del 1996, quando lasciò la Rai per passare a Mediaset, ritornando poi in Rai pochi anni dopo.
- Accuse di Diffamazione: Nel corso degli anni, Pippo Baudo è stato coinvolto in alcune cause di diffamazione. Uno degli episodi più noti è quello del 2007, quando fu querelato dall’allora direttore generale della Rai Claudio Cappon per alcune dichiarazioni rilasciate durante un’intervista. La vicenda si concluse con un’assoluzione.
Pippo Baudo ha ricevuto anche numerose onorificenze nel corso della sua carriera, a testimonianza del suo contributo eccezionale al mondo dello spettacolo e della televisione italiana. Tra queste:
- Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana: Concessa nel 1984 per il suo contributo alla cultura e alla televisione italiana.
- Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana: Conferita nel 1995, un ulteriore riconoscimento del suo impatto duraturo sulla cultura italiana.
- Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana: Ricevuta nel 2006, una delle più alte onorificenze italiane, a riconoscimento del suo straordinario contributo alla televisione e alla cultura italiana.
Pippo Baudo e l’iconica frase “l’ho scoperto io”: il talento di scoprire talenti
Nel corso della sua carriera, Pippo Baudo ha scoperto e rilanciato numerose personalità dello spettacolo italiano, tra cui Al Bano, Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Barbara D’Urso, e molti altri. La sua capacità di individuare e valorizzare nuovi talenti è stata una delle chiavi del suo successo duraturo. È un talento così riconosciuto (anche e soprattutto da Pippo Baudo) da essere stato anche mira della satira con la sempreverde frase “l’ho scoperto io” o “l’ho inventato io”.
Pippo Baudo e il legame con Catania
Pippo Baudo ha lasciato Catania da tempo, stabilendosi a Roma. Ciò non toglie che vi è un legame indissolubile con la città etnea. Oltre averci vissuto in infanzia e adolescenza, Pippo Baudo è uno dei grandi nomi tra i laureati dell’Università degli Studi di Catania.
Pippo Baudo è stato direttore artistico e Presidente del Teatro Stabile di Catania prima di divenire direttore artistico della Rai. Nel 2005, il volto noto di Pippo Baudo ha spinto il centrosinistra a candidare il catanese a presidente della Regione Siciliana per le elezioni del 2006: Pippo Baudo declinò e la scelta ricadde su Rita Borsellino (ma vinse Salvatore Cuffaro). La Politica siciliana ci riprovò nel 2012: il centrosinistra offrì nuovamente a Baudo la candidatura alla presidenza regionale. Il conduttore catanese rifiuta per la seconda volta (al suo posto verrà scelto Rosario Crocetta, che verrà eletto presidente).
Pippo Baudo è senza dubbio uno dei personaggi più iconici della televisione italiana. La sua carriera, che ha attraversato oltre sei decenni, è stata caratterizzata da una straordinaria versatilità e una passione inesauribile per lo spettacolo. Con la sua presenza carismatica e la sua capacità di innovare e adattarsi, Pippo Baudo ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della televisione italiana. Non resta che fare gli auguri a “Super” Pippo Baudo: una vita dedicata allo spettacolo e orgoglio catanese.