La Regione Sicilia ha deciso di chiedere al Governo nazionale e all’Unione europea il riconoscimento delle circostanze eccezionali dovute alla persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno. Si tratta di una delle situazioni più gravi degli ultimi cinquant’anni, che ha portato il presidente della Regione, Renato Schifani, a richiedere supporto per sostenere le aziende agricole e gli allevamenti dell’area.
La proposta del presidente Schifani è stata approvata nella seduta di Giunta, sulla base di una documentazione che evidenzia la riduzione delle risorse idriche negli invasi e un contesto generale che colloca la Sicilia in una “zona rossa” per carenza di acqua, paragonabile a Marocco e Algeria. Questa situazione si è aggravata nelle ultime settimane a causa dell’indisponibilità di acqua per l’irrigazione, con previsioni di perdite del 50% della produzione agricola e zootecnica in caso di mancata pioggia estiva e del 75% in caso di ulteriori mancate precipitazioni.
Il governatore Schifani ha sottolineato che, dopo aver dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura e ottenuto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, è necessario compiere ulteriori passi per sostenere le imprese agricole e gli allevamenti. Il governo regionale è impegnato a contrastare la mancanza d’acqua, ma è fondamentale che anche le istituzioni europee dimostrino attenzione e sensibilità di fronte a un’emergerza che richiede un’azione corale.
Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali consentirà alle imprese agricole e zootecniche operanti in Sicilia di usufruire di deroghe e di non applicare certi vincoli della Politica Agricola Comune. Questo permetterà alle aziende di continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri, contribuendo a fornire un supporto vitale durante questa difficile fase.