Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza della medicina di prossimità e della vicinanza alle esigenze dei più deboli durante l’inaugurazione del primo ospedale di comunità a Petralia Sottana. L’obiettivo è fornire risposte di assistenza sanitaria adeguate ai bisogni dei pazienti, riducendo le liste d’attesa e affrontando il problema della carenza di medici.
L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, ha evidenziato l’avvio della sperimentazione della casa di comunità a Catania e dell’ospedale di comunità a Petralia, insieme all’attivazione delle Centrali Operative Territoriali. Questo nuovo modello territoriale dell’offerta di salute è pensato per garantire un’assistenza più efficace sul territorio, riducendo l’affollamento nei pronto soccorso e le lunghe attese.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti vari rappresentanti istituzionali, tra cui i dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti e i sindaci del comprensorio. L’ospedale di comunità di Petralia Sottana dispone di 9 stanze di degenza con servizi moderni e personale specializzato per assistere i pazienti provenienti da diverse fonti, come il proprio domicilio o le strutture ospedaliere.
L’obiettivo della struttura è evitare ricoveri inappropriati e favorire dimissioni protette più adatte al recupero del paziente. Il ricovero ha una durata massima di 30 giorni e l’accesso avviene tramite dimissioni protette dall’ospedale o su proposta del medico di medicina generale. Questa fase sperimentale fa parte di una convenzione tra l’Assessorato regionale della salute e l’Agenas per anticipare il nuovo modello territoriale dell’offerta di salute.