La nave di ricerca e soccorso Humanity 1, dell’ong Sos Humanity, è arrivata al porto di Catania nel pomeriggio con a bordo 186 migranti. Tra questi, è stato recuperato anche un corpo senza vita. Secondo i racconti dei sopravvissuti, la persona sarebbe deceduta dopo la mezzanotte di oggi. L’imbarcazione era partita cinque giorni fa da Tobruk, nella Libia orientale.
L’intervento di soccorso della Nave Ong Humanity 1
Gli operatori della Humanity 1 hanno recuperato i migranti, tra cui 2 donne e 20 minori (4 bambini piccoli e 14 non accompagnati), intorno alle 6:30 del mattino in zona di intervento Sar maltese. Secondo quanto riferito dall’ong, almeno 4 sopravvissuti necessitano di cure mediche e almeno 2 dovranno essere ospedalizzate.
Condizioni della traversata sino al Porto di Catania
I migranti hanno raccontato di essere partiti da Tobruk a bordo di un peschereccio sovraffollato e inadatto alla traversata in alto mare, già alla deriva al momento del salvataggio e privo delle necessarie attrezzature di salvataggio. L’equipaggio della Humanity 1 ha ricevuto il primo sos 16 ore prima delle operazioni di trasbordo, quando l’imbarcazione in pericolo si trovava ancora nella zona Sar maltese.
La gestione dei soccorsi fa parte delle autorità e Guardia Costiera
Dopo una prima chiamata per chiedere il coordinamento dei soccorsi, le autorità maltesi non hanno più risposto, secondo quanto denuncia l’ong. La guardia costiera italiana ha quindi assunto il coordinamento dell’emergenza e ha ordinato alla Humanity 1 di raggiungere il peschereccio per una prima valutazione, mantenendosi poi a distanza. Due motovedette della Guardia Costiera e una nave militare italiana sono intervenute per il salvataggio, avvenuto intorno alle 5:30 del mattino. Successivamente, i migranti sono stati trasferiti sulla Humanity 1.