Giugnetto, il mese siciliano che molti non conoscono
“Luglio il bene che ti voglio vedrai non finirà ahiaiaiai”. Così canticchia qualcuno quando pensa a Luglio, mese caldo, ma anche piacevole, perché permette di godere delle lunghe giornate estive.
Tutti sanno che Luglio è il mese che viene dopo Giugno e prima di Agosto, ma pochi sanno che nel dialetto siciliano assume due nomi e viene chiamato anche “Giugnetto”.
Due termini che, sebbene riferiti allo stesso periodo dell’anno, hanno origini e storie molto diverse, che riflettono le influenze linguistiche e culturali che hanno attraversato la Sicilia nel corso dei secoli.
Origine etimologica del “Luglio siciliano”
Il 7°mese dell’anno è conosciuto da tutti con il nome di Luglio, termine italiano che nel dialetto siciliano viene reso con “lugliu” oppure con “giugnetto”.
Se la diffusione di “lugliu” nella lingua siciliana è relativamente recente e si inserisce nel contesto delle influenze linguistiche che l’italiano standard ha avuto sulle lingue regionali, l’altra accezione è un prestito dal francese antico “juignet”, che significa “piccolo giugno”, diminutivo di “juin” (giugno) che si è evoluto nel moderno francese “juillet”.
Le prime attestazioni di “giugnettu” in siciliano risalgono al 1300, con forme come “iugnectu” o “iugnettu”, testimoniando le influenze francesi sulla lingua e la cultura siciliana durante il periodo normanno. Tra il 1061 e il 1194, la Sicilia fu sotto il dominio dei Normanni, una dinastia di origine francese, che portarono con sé molte tradizioni e parole francesi. “Giugnettu” è uno degli esempi di questi prestiti linguistici.
Nel XIV secolo, oltre a “giugnettu”, esisteva un altro termine per indicare il mese di luglio: “iuliu” o “juliu”. Questo termine è il continuatore diretto del latino “julius”, nome dato al mese in onore di Giulio Cesare. Nel 44 a.C., il mese di “quintilis” fu rinominato “julius” per commemorare il dittatore romano, segnando così un’importante modifica nel calendario romano.
La presenza di due nomi per luglio nella lingua siciliana contemporanea, “lugliu” e “giugnettu”, riflette la ricca e complessa storia della Sicilia. Mentre “lugliu” rappresenta l’influenza dell’italiano standard, “giugnettu” ci riporta a un passato in cui la Sicilia era crocevia di culture diverse, con un forte influsso francese. Conoscere e preservare questi termini non è solo un esercizio linguistico, ma anche un modo per mantenere vivo il patrimonio storico e culturale della Sicilia.