La Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha avviato l’iter per la messa in sicurezza del centro abitato di Alì Terme, nel Messinese, dopo un’attesa ultradecennale. Il progetto si pone l’obiettivo di proteggere il territorio da esondazioni e garantire la sicurezza dei residenti.
Il presidente Schifani ha dichiarato che l’opera di manutenzione del territorio richiede risorse e mezzi adeguati, e che è fondamentale intervenire per evitare disagi e danni provocati dalle piene del torrente Mastroguglielmo. L’investimento previsto per i lavori futuri è di 3,5 milioni di euro.
Un team di professionisti guidato dall’ingegnere Francesco Freni si occuperà delle indagini necessarie alla stesura del progetto esecutivo, che sarà realizzato con un ribasso del 43% rispetto all’importo iniziale di ottantamila euro. La gara è stata definita dagli Uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Salvatore Lizzio.
È previsto che nelle prossime settimane vengano presentate le soluzioni tecniche per risolvere definitivamente il problema delle esondazioni a Alì Terme. Nel 2007, la zona fu colpita da colate di fango e detriti che causarono danni a strade, negozi e uffici pubblici, lasciando ancora vivo il ricordo nella popolazione.
Le misure previste nel progetto includono la realizzazione di una vasca di calma presso il collegamento con via Satano, la messa in sicurezza del torrente fino alla Strada Statale 114 e la creazione di uno scatolare nel tratto di valle e monte per una lunghezza complessiva di trentasette e quarantanove metri. È previsto anche il collocamento di un pozzetto di confluenza per il deposito dei sedimenti dovuto al rallentamento dei corsi d’acqua.