Il caso Yara su Netflix: la docu-serie attesa da Bossetti

Il caso Yara su Netflix, Bossetti: “È da tanto tempo che aspetto questo momento”

ROMA – Dagli autori di ‘SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano’ su Netflix arriva la docu-serie su Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata assassinata il 26 febbraio 2011.

Dal 16 luglio in streaming, ‘Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio’ – sviluppata e diretta da Gianluca Neri, scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, e prodotta da Quarantadue – ripercorre in cinque episodi la tragica vicenda di Yara Gambirasio, scomparsa a soli 13 anni una sera del novembre 2010 a Brembate di Sopra (BG) mentre percorre i 700 metri che separano casa sua dalla palestra in cui pratica ginnastica ritmica. La docu-serie ricostruisce l’indagine sulla scomparsa della ragazza, che culmina con l’arresto di Massimo Bossetti, che nel trailer dichiara: ‘È da tanto tempo che aspetto questo momento’, mentre si siede davanti la macchina da presa di Netflix.

Il lungo processo investigativo e giudiziario rivela la verità riguardo ad alcuni legami familiari della famiglia Bossetti, mettendo in luce dettagli intricati e spesso controversi sull’investigazione. Attraverso testimonianze, ricostruzioni, interviste esclusive (compresa quella allo stesso Bossetti e alla moglie Marita) e materiali inediti si esplorano gli eventi legati al caso, le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi investigativi. La vasta eco mediatica e le pressioni della politica permetteranno un processo che si concluda con un verdetto al di là di ogni ragionevole dubbio?

Il lavoro di documentazione è iniziato già nel 2017 (quasi quattro anni prima dell’uscita di ‘SanPa), e gli autori hanno iniziato a delineare la struttura della docuserie nel 2021. Per la realizzazione della docuserie è stato attuato uno studio rigoroso e approfondito di tutti i 60 faldoni (60.000 pagine, oltre a centinaia di gigabyte di immagini, audio e video) dei documenti che compongono l’inchiesta. Un totale di migliaia di ore di materiale video visionato, che è stato poi sintetizzato in 118 minuti complessivi di reperti, recuperati da venti archivi diversi e integrati come parte fondamentale del racconto.