Sondaggio Dire-Tecnè: Fiducia nel Governo Meloni al 39,1%
Un recente sondaggio Dire-Tecnè, condotto attraverso interviste l’11 e il 12 luglio, ha rivelato un quadro attuale delle preferenze politiche degli italiani. Da questo emerge che la fiducia nel governo guidato dalla Premier Giorgia Meloni si attesta al 39,1%, con una lieve flessione dello 0,3% rispetto alla precedente rilevazione. Parallelamente, la percentuale di elettori che non appoggiano l’esecutivo è salita al 53,5%, con un incremento dello 0,1%. Il 7,4% degli intervistati si dichiara incerto.
Preferenze Politiche dei Partiti
In merito alle preferenze di partito, Fratelli d’Italia si conferma il primo partito con un sostegno stabile del 28,7%. Il Partito Democratico registra una lieve flessione dello 0,1%, stabilizzandosi al 24,5%. Forza Italia mantiene il terzo posto con il 10%, mentre il Movimento 5 Stelle cresce dello 0,1% raggiungendo il 9,7%. La Lega perde terreno calando allo 8,5% (-0,2%). Le altre formazioni politiche vedono Alleanza Verdi e Sinistra al 6,8% (+0,1), Azione al 3,1% (-0,1), Più Europa al 2,2% (+0,2), e Italia Viva stabile all’1,9%.
Il Borsino dei Leader
Nel panorama dei leader politici, Giorgia Meloni rimane in testa con un 43,2% di valutazioni positive, una percentuale immutata rispetto alla settimana precedente. Antonio Tajani si conferma al secondo posto con il 36% delle preferenze. Terza in classifica Elly Schlein del PD, che guadagna uno 0,1% e raggiunge il 31,1%. Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle vede un calo dello 0,2%, scendendo al 28,8%, mentre Matteo Salvini perde uno 0,1% attestandosi al 27,2%. Emma Bonino rimane stabile al 22,5%, seguita da Carlo Calenda (20,2%), Angelo Bonelli (16,4%), Nicola Fratoianni (16,1%) e Matteo Renzi (14,4%).
Riflessioni e Prospettive
I risultati del sondaggio evidenziano una situazione politica relativamente stabile, con oscillazioni minime nei consensi per la maggior parte dei principali attori sulla scena politica italiana. Tuttavia, le flessioni riscontrate nel sostegno al governo Meloni e le percentuali di fiducia non elevate indicano che c’è ancora spazio per migliorare la percezione dell’operato dell’esecutivo tra i cittadini italiani.