Epatite C dopo le Trasfusioni: Medico Indagato a Venezia
Venezia, 16 luglio 2024 — Sconvolgente caso di trasfusioni errate scuote il veneziano e apre interrogativi sulla sicurezza sanitaria. Un medico libero professionista, Ennio Caggiano, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Venezia con l’accusa di aver causato un’epidemia di epatite C. Questo dopo che numerosi pazienti sono risultati positivi al virus in seguito a specifiche pratiche di autotrasfusione di sangue, una procedura nella quale il sangue viene ‘lavato’ con sostanze particolari e poi reiniettato.
Pratiche Mediche Contestate
L’ipotesi di accusa è di epidemia per presunta violazione della normativa sulle trasfusioni. Il metodo adottato da Caggiano ha sollevato forti critiche da parte della comunità medica. L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università di Pisa, ha commentato con severità: “Un’operatore sanitario che non comprende il valore delle vaccinazioni non conosce il metodo scientifico. Non affida le proprie decisioni alla valutazione delle prove scientifiche e quindi scivola in pratiche nonsense.”
Vicinanza al Movimento No Vax
Durante il periodo del Covid-19, Caggiano si era avvicinato al movimento no vax, una posizione che aveva portato alla sua radiazione dall’Ordine dei Medici di Venezia. Questo provvedimento è ancora in corso, poiché Caggiano ha fatto ricorso. Lopalco ha aggiunto: “Grazie alla scienza, questi pazienti che si erano rivolti al ciarlatano saranno curati e molto probabilmente guariranno, a spese del contribuente.”
Le Critiche della Comunità Scientifica
Le parole di Lopalco risuonano come un campanello d’allarme sulla pericolosità di certe pratiche mediche alternative. "Paradossalmente, il problema non è tanto che non si vaccina e sconsiglia le vaccinazioni ai suoi pazienti", ha detto Lopalco. "Il problema più grande è che si tratta di persone profondamente ignoranti" che scivolano in "pratiche nonsense, che vanno dai rimedi omeopatici all’urinoterapia."
Conseguenze e Responsabilità
Questo caso solleva interrogativi cruciali sulla necessità di vigilanza nel settore sanitario e sugli impatti delle teorie mediche non scientifiche. I pazienti che si sono rivolti a Caggiano, sperando in cure innovative, ora devono affrontare le conseguenze di infezioni virali gravi, con l’unica consolazione che le cure saranno garantite dal sistema sanitario pubblico.
Conclusioni
Il caso di Ennio Caggiano rappresenta un ulteriore monito sull’importanza della scienza nella pratica medica. L’affidarsi a pratiche pseudoscientifiche non solo mette a rischio la salute dei pazienti, ma mina anche la fiducia nel sistema sanitario. Le parole di Lopalco riecheggiano come un avvertimento per tutti: "Se non si segue il metodo scientifico, ogni terapia è possibile. Di esperimento in esperimento, si arriva ad ammazzare i propri pazienti."
Un’indagine che porterà sicuramente a nuove riflessioni e, si spera, a regolamentazioni più stringenti per proteggere la salute dei cittadini.