Il Centro nazionale sangue (CNS) ha stabilito che fino a tutto il mese di novembre verrà applicata la strategia di prevenzione per ridurre il rischio di trasmissione per via trasfusionale del West Nile Virus (WNV). Questa misura è contemplata nel “Piano nazionale prevenzione, sorveglianza e risposta arbovirosi (PNA) 2020-2025”, che richiama ad adottare una circolare specifica.
Il piano prevede il potenziamento della sorveglianza dei casi umani su tutto il territorio nazionale attraverso controlli del vettore, comunicazione del rischio, adozione di misure di protezione individuale e provvedimenti per le donazioni di sangue ed emocomponenti, cellule, organi e tessuti.
Una delle misure di prevenzione indicate è quella di effettuare il test WNT NAT come alternativa alla sospensione di 28 giorni dalla donazione per i donatori che abbiano soggiornato in aree soggette a misure di contenimento. Questo è disciplinato dal decreto ministeriale del 2 novembre 2015.
Diverse province italiane hanno già adottato provvedimenti di prevenzione a seguito del riscontro di positività in un pool di zanzare. Queste misure coinvolgono aree come Cremona e Brescia, Rovigo, Reggio Emilia e Mantova, Bologna, Ferrara e Ravenna, Parma, Modena, Chieti e altre.
È possibile consultare la carta sinottica del Centro nazionale sangue per visualizzare le aree interessate dai provvedimenti adottati. La prevenzione del West Nile Virus è fondamentale per proteggere la salute pubblica e ridurre la diffusione della malattia.