Tragedia a Nizza: Incendio in un palazzo causa la morte di 7 persone, tra cui 3 bambini

Tragico Incendio a Nizza: Settimane Morti, Tre Bambini Coinvolti

Nizza (Francia) – Una tragedia ha scosso la tranquilla cittĂ  di Nizza nella notte del 18 luglio 2024, quando un incendio devastante ha colpito un edificio nel quartiere periferico di Moulins, provocando la morte di sette persone, tra cui tre bambini.

L’incendio è scoppiato all’interno di un appartamento situato al settimo piano dell’edificio. Le vittime, tutte appartenenti alla stessa famiglia, sono tre bambini di etĂ  rispettivamente di 5, 7 e 10 anni, un adolescente, due donne e un uomo. L’emittente francese Bfmtv ha riportato che il dramma familiare ha colpito profondamente l’intera comunitĂ  locale.

Le autoritĂ  locali si sono immediatamente attivate. Sul luogo della tragedia si sono precipitati GĂ©rald Darmanin, Ministro dell’Interno, e Gabriel Attal, il primo ministro dimissionario francese. Entrambi hanno espresso il loro cordoglio e la loro vicinanza alle vittime e ai superstiti.

La procura di Nizza ha aperto un’inchiesta per incendio doloso. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato tre individui a volto coperto mentre entravano nell’edificio poco prima che le fiamme prendessero vita. Questo ha sollevato sospetti sul possibile carattere intenzionale dell’incendio, spingendo le autoritĂ  a intensificare le indagini.

Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha espresso il suo dolore in un messaggio su X, definendo l’incendio "sconvolgente". Il comune ha subito organizzato un’unitĂ  di crisi per assistere le famiglie colpite dal disastro. La risposta delle squadre di emergenza è stata tempestiva: 72 vigili del fuoco e 25 mezzi sono stati impiegati per domare le fiamme e portare in salvo circa 35 persone dall’edificio.

Si tratta di una tragedia che lascia Nizza in stato di shock, mentre le autoritĂ  intensificano gli sforzi per cercare i responsabili e comprendere le cause di questo drammatico evento. La comunitĂ  si stringe intorno alle famiglie colpite, sperando di trovare presto risposte e giustizia.


(Articolo a cura di Lucrezia Leombruni, pubblicato il 18-07-2024. Tutti i diritti riservati.)