Affittopoli Bis al Pio Albergo Trivulzio: Affitti da Sogno per i VIP
Milano – Lo scandalo "affittopoli" torna a far parlare di sé a Milano, con Beppe Marotta, attuale Presidente dell’Inter, al centro delle polemiche. Secondo un’inchiesta condotta da Repubblica, infatti, Marotta sta pagando un canone di appena 19.000 euro l’anno per un appartamento di 120 metri quadri situato nel prestigioso quartiere di Brera.
Non si tratta però di un immobile qualsiasi: Marotta abita al Pio Albergo Trivulzio, la struttura nota per essere stata al centro dello scandalo di tangentopoli degli anni ’90, con l’arresto di Mario Chiesa e l’inizio dell’operazione “Mani Pulite”. Oggi, il Pio Albergo Trivulzio torna alla ribalta con una nuova versione di "affittopoli", in cui vengono affittati immobili di lusso a prezzi incredibilmente bassi.
Secondo i documenti visionati da Repubblica, il valore di mercato dell’appartamento abitato da Marotta sarebbe di almeno 42.000 euro l’anno, più del doppio del canone attualmente pagato. L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate conferma che l’affitto pagato da Marotta è decisamente inferiore alla media di mercato. L’ex prefetto Francesco Paolo Tronca, chiamato lo scorso anno come commissario straordinario da Regione Lombardia e Comune di Milano per gestire una potenziale nuova crisi, denuncia: "Ci sono canoni che sono la metà, un terzo, un quarto, un quinto e perfino un decimo di quello che dovrebbero essere”.
La situazione evidenziata è particolarmente grave: Tronca ha sottolineato la sua volontà di affrontare tutte le irregolarità emerse, dichiarando: "Ribadisco la mia ferma disponibilità ad affrontare tutte le esigenze ma non posso accettare altre cose paradossali, che mi sono balzate agli occhi subito e che continuano a venire fuori”.
Mentre le indagini proseguono, l’intera faccenda solleva interrogativi sulla gestione degli immobili pubblici a Milano, ponendo l’accento sulle disparità e i privilegi nei confronti dei VIP, che riescono a ottenere affitti a prezzi decisamente stracciati rispetto al valore di mercato.
Le implicazioni di questa vicenda potrebbero rivelarsi profonde, non solo per i diretti interessati, ma anche per il tessuto sociale della città, evidenziando un divario sempre più marcato tra il mercato immobiliare riservato ai pochi privilegiati e quello accessibile al cittadino comune.
La questione è tutt’altro che risolta, e si attende con trepidazione l’evoluzione delle indagini per comprendere fino a che punto sia radicata questa nuova affittopoli e quali saranno le conseguenze per i responsabili.