Giornalista americano Evan Gershkovich condannato a sedici anni di carcere in Russia

Evan Gershkovich Condannato a Sedici Anni in Russia

MOSCA – In una sentenza che ha suscitato indignazione internazionale, Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, è stato condannato a sedici anni di carcere da un tribunale russo con l’accusa di spionaggio. Il caso segna un inquietante precedente, essendo il primo arresto di un reporter occidentale per spionaggio in Russia dai tempi della caduta dell’Unione Sovietica.

Gershkovich è stato arrestato dai servizi di sicurezza russi il 29 marzo 2023 e da allora ha trascorso 478 giorni in carcere. La condanna prevede che sconti la sua pena in una colonia penale di massima sicurezza. L’editore del Wall Street Journal, Almar Latour, ha bollato questa sentenza come “vergognosa e fittizia”, accusando le autorità russe di aver orchestrato la detenzione ingiusta di Gershkovich per aver svolto semplicemente il suo lavoro di giornalista.

Dal punto di vista legale, il caso si è rivelato carico di controversie. Le autorità russe non hanno prodotto prove pubbliche che supportino le accuse, e sia Gershkovich, sia il Wall Street Journal che il governo degli Stati Uniti hanno negato con forza e ripetutamente le accuse di spionaggio. Un portavoce della corte ha dichiarato che Gershkovich “non ha ammesso la colpevolezza” durante l’udienza avvenuta venerdì scorso.

L’ACCUSA

Secondo le autorità russe, Gershkovich sarebbe stato coinvolto in attività di raccolta di informazioni sensibili per conto della CIA riguardanti Uralvagonzavod, uno dei principali produttori di armi del paese. Questa accusa, tuttavia, è stata respinta con veemenza dai rappresentanti del giornalista e dalle istituzioni occidentali.

A livello mondiale, la condanna di Gershkovich ha riacceso il dibattito sulla libertà di stampa e ha sollevato nuove preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei giornalisti che lavorano in Russia. “La situazione di Evan rappresenta un chiaro attacco alla libertà dei media e un tentativo di intimidire i giornalisti internazionali,” ha commentato un portavoce del Comitato per la Protezione dei Giornalisti.

Questo caso rimane un punto di tensione tra Russia e Stati Uniti, complice di una più ampia crisi nelle relazioni bilaterali tra i due paesi. Nel frattempo, Gershkovich e i suoi legali si preparano ad affrontare una lunga e ardua battaglia legale per cercare di ribaltare la sentenza.