Creavano ibridi cane-lupo per il mercato nero: doppia condanna a Viterbo per traffico di animali

Scandalo Ibridi Cane-Lupo: Due Condanne a Viterbo

Viterbo – È finalmente giunta a una conclusione l’operazione “Cappuccetto Rosso”, avviata nel 2021 e che ha portato al sequestro di 23 esemplari tra lupi e cani lupo cecoslovacchi. Due persone, Oliverio e Tiberi, sono state condannate rispettivamente a quattro mesi di arresto e a versare ingenti multe per decine di migliaia di euro.

Le investigazioni, condotte dai Carabinieri del CITES di Roma e del distaccamento di Civitavecchia, hanno svelato un oscuro business di ibridazione illegale tra cani e lupi, volto alla vendita a fini di lucro. Questo fenomeno ha gravi ripercussioni non solo per la biodiversità, ma anche per la sicurezza pubblica e la tutela delle specie selvatiche.

Il Processo e le Condanne

Il Tribunale di Viterbo ha giudicato Oliverio e Tiberi colpevoli per violazione delle norme a tutela delle specie selvatiche. Le pene inflitte includono quattro mesi di detenzione per entrambi, oltre a multe di 18.000 euro per Oliverio e 6.666 euro per Tiberi. Più significativo è il risarcimento che i due dovranno versare all’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), rispettivamente 10.000 e 5.000 euro, oltre alla copertura delle spese legali.

Claudia Ricci e Anna Paradiso, avvocati rappresentanti l’ENPA, hanno accolto favorevolmente la sentenza, sottolineando la gravità delle azioni degli imputati e il pericolo che queste rappresentano per la fauna locale.

La Reazione dell’ENPA

Carla Rocchi, presidente nazionale dell’ENPA, ha espresso la propria soddisfazione per la sentenza: “È una condanna molto importante”. Rocchi ha ribadito la richiesta dell’ente per il divieto assoluto di allevamenti e commercializzazione dei lupi cecoslovacchi in Italia. “Troppi allevamenti mantengono la ‘purezza della razza’ accoppiando questi cani con lupi selvatici, una specie già in pericolo a causa del bracconaggio”.

Il rischio, come spiegato da Rocchi, sta nella creazione di esemplari vaganti che interagiscono inappropriatamente con la popolazione, causando allarmi e situazioni potenzialmente pericolose. “Gli avvistamenti di questi ibridi in luoghi pubblici, come spiagge e città, sono aumentati notevolmente negli ultimi anni”, ha detto Rocchi.

La Lotta al Fenomeno Illegale

L’operazione “Cappuccetto Rosso” rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’ibridazione illegale. “Ringraziamo il grande lavoro delle Forze dell’Ordine”, ha concluso Carla Rocchi, “che ha portato a questa importante condanna”. Con i casi di bracconaggio in aumento, la tutela della specie lupina diventa sempre più urgente e operazioni come questa sono fondamentali per fermare un fenomeno ormai diffuso.

È imperativo continuare a vigilare e a denunciare le attività illecite che minano l’integrità delle specie selvatiche e compromettono l’ecosistema. La sentenza del Tribunale di Viterbo è un segnale chiaro che non ci sarà tolleranza per chi si dedica a queste pratiche deplorevoli.