Dimissioni clamorose nel Secret Service: Kimberly Cheatle lascia la direzione dopo l’attentato a Trump
Washington, 23 luglio 2024 – Kimberly Cheatle, direttrice del Secret Service, ha rassegnato le dimissioni in seguito al tentato omicidio dell’ex presidente Donald Trump avvenuto il 13 luglio scorso a Butler, Pennsylvania. La decisione rappresenta una risposta alle accuse di gravi falle nella sicurezza dell’ex presidente, sollevate immediatamente dopo l’incidente.
Un organo di controllo interno del governo sta attualmente indagando sulla gestione della protezione di Trump, specificamente su come un uomo armato sia riuscito ad avvicinarsi così tanto al candidato repubblicano alle presidenziali del 2024. Alla luce di questi eventi, la pressione è cresciuta notevolmente su Cheatle, con richieste bipartisan al Congresso per le sue dimissioni e spinta, soprattutto da parte dei legislatori repubblicani, a metterla in stato di accusa.
Le critiche sono culminate durante un’udienza pubblica alla commissione di vigilanza della Camera, tenutasi lunedì scorso. In quell’occasione, Cheatle ha ammesso "problemi significativi" e "colossali" nella sicurezza della manifestazione ma ha inizialmente respinto le richieste di dimissioni, sostenendo di essere la persona migliore per guidare i servizi segreti in quel momento.
Il presidente della Camera, Mike Johnson, ha commentato che le dimissioni "arrivano in ritardo", sottolineando la necessità urgente di ricostruire la fiducia del popolo americano nei servizi segreti. "Ora dobbiamo raccogliere i pezzi. Abbiamo molto lavoro da fare per assicurare la protezione dei presidenti, ex presidenti e altri funzionari del ramo esecutivo," ha dichiarato Johnson.
Kimberly Cheatle è stata nominata alla guida del Secret Service nel 2022 da Joe Biden, dopo aver lasciato un ruolo dirigenziale nella sicurezza della PepsiCo. La sua carriera nei servizi segreti è stata notevole, con 27 anni di servizio prima del suo incarico al vertice dell’agenzia federale. In una recente intervista alla CNN, Cheatle aveva ribadito che l’agenzia era "l’unica responsabile" della sicurezza durante il raduno in Pennsylvania, dove l’attentatore, poi neutralizzato, ha sparato a Trump da un tetto non protetto.
Il tentato omicidio e le successive dimissioni di Cheatle hanno scatenato un dibattito acceso sulla sicurezza che il Secret Service è in grado di garantire alle figure politiche di rilievo. Il futuro dell’agenzia è ora incerto, e la ricerca di un nuovo leader capace di ristabilire fiducia e sicurezza è più urgente che mai.