Studiare la Divina Commedia è d’obbligo: in Veneto stop agli esoneri per motivi religiosi

Veneto: Stop agli Esoneri sullo Studio della Divina Commedia per Motivi Religiosi

In una recente votazione, il Consiglio regionale del Veneto ha deciso di porre fine agli esoneri dallo studio della Divina Commedia nelle scuole, motivati da ragioni religiose. La decisione è stata presa in seguito all’episodio che ha coinvolto due studenti musulmani di una scuola media del trevigiano, esentati dallo studio dell’opera di Dante Alighieri per motivi di fede.

“Ferma condanna di ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia”, ha dichiarato il Consiglio, che ha approvato la mozione proposta da Sonia Brescacin della Lega-Liga veneta. Il documento, sostenuto anche da altri consiglieri regionali, sottolinea la necessità di far conoscere la figura del Sommo Poeta per il suo cruciale contributo alla cultura italiana ed europea.

L’incidente del trevigiano, che risale al 24 maggio scorso, ha suscitato un intenso dibattito. La mozione approvata dal Consiglio asserisce che “lo studio della Divina Commedia deve essere una tappa fondamentale nel percorso scolastico”, riconoscendo l’opera come patrimonio di inestimabile valore, fondamentale per l’educazione culturale e sociale degli studenti.

L’opera di Dante è vista come un caposaldo educativo, essenziale non solo per comprendere la letteratura italiana, ma anche per favorire l’integrazione sociale. Per tale motivo, il Consiglio regionale invita le amministrazioni pubbliche a promuovere attivamente la conoscenza dell’opera e della figura del Sommo Poeta.

Brescacin, presidente della commissione Cultura in Regione, ha ribadito che “questa risoluzione mira a proteggere e tutelare la Divina Commedia, la sua lettura e insegnamento, nelle scuole”. Brescacin ha inoltre ricordato il significato storico del 2021, anno in cui sono stati celebrati i 700 anni dalla morte di Dante, e l’istituzione della Giornata Nazionale dedicata a lui, atta a promuovere la sua opera tra i giovani.

Concludendo, Brescacin afferma con forza che “condanno ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia”, sostenendo pienamente tutte le iniziative che mirano a garantire una corretta conoscenza della figura di Dante Alighieri, per l’importante ruolo che continua a ricoprire nella nostra cultura.

La risoluzione adottata dal Consiglio regionale del Veneto segna un passo decisivo verso la tutela del patrimonio culturale italiano, esortando alla diffusione e all’insegnamento di uno degli autori più importanti della nostra storia letteraria.