Tragedia a Scampia: crolla un ballatoio alla Vela Celeste
NAPOLI – Una notte drammatica ha scosso il quartiere di Scampia. Alle 22:30 di ieri, un boato ha anticipato il crollo di un ballatoio nella celebre Vela Celeste, causando la morte di due persone e il ferimento grave di altre tredici.
Il bilancio delle vittime è pesante: un giovane di 28 anni è deceduto sul colpo, mentre una donna di 35 anni, gravemente ferita, è spirata al Cto di Napoli. Tra i feriti, ben sette sono bambini che lottano per la loro vita. La protezione civile, assieme ai vigili del fuoco, ha lavorato attivamente per garantire che non vi fossero altre persone sotto le macerie.
Sul posto sono immediatamente intervenuti il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e il sindaco Gaetano Manfredi, che ha dichiarato: “A Napoli sarà lutto cittadino nel giorno dei funerali”. Di Bari ha avviato il centro coordinamento soccorsi per garantire la sicurezza dell’area e trovare alloggio per le famiglie sfollate.
Un’indagine è stata prontamente aperta, e gli accertamenti affidati alla polizia sono ancora in corso. Tra le ipotesi al vaglio c’è quella del cedimento strutturale, ma sarà necessario approfondire le verifiche. È importante sottolineare che la Vela Celeste era oggetto di un progetto di riqualificazione, finanziato nell’ambito del Piano Periferie, che ora sarà rivisto in seguito all’accaduto.
Parole di dolore e ringraziamento sono arrivate anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che su X ha scritto: "Addolorata per quanto accaduto ieri notte… il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso".
Anche il sindaco Manfredi ha espresso la sua vicinanza ai residenti, affermando: "Siamo profondamente addolorati per la tragedia… I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma".
La cronaca della notte racconta di un momento di panico e disperazione. Molti residenti delle altre Vele e dei lotti adiacenti si sono precipitati sul luogo del crollo, cercando di contattare parenti e conoscenti. Sul posto, polizia, carabinieri, militari dell’esercito e una decina di ambulanze hanno coordinato i soccorsi.
Le immagini dal luogo del disastro mostrano una comunità colpita nel profondo, con famiglie evacuate, bambini in lacrime e persone anziane sostenute dalle forze dell’ordine. La Vela Celeste è ora transennata da lamiere che delimitano l’area del cantiere dei lavori idrici e fognari, lavori che avrebbero dovuto migliorare le condizioni di vita nel quartiere, ma che ora sono sotto scrutinio.
In conclusione, questa tragedia lascia un segno indelebile nel cuore di Napoli. La comunità di Scampia si stringe intorno alle famiglie colpite, sperando che la giustizia faccia il suo corso e che ulteriori misure di sicurezza vengano prontamente adottate per evitare che simili disastri si ripetano.