Nuova Apparecchiatura di Avanguardia per la Ginecologia del Poliambulatorio di Lampedusa
Lampedusa, 24 luglio 2024 – Un significativo passo avanti è stato compiuto nel servizio di ginecologia del Poliambulatorio di Lampedusa con l’introduzione di un nuovo cardiotografo, una macchina di ultima generazione che offre prestazioni nettamente superiori rispetto alla precedente. Destinato principalmente alle donne in gravidanza, il cardiotografo è in grado di monitorare simultaneamente i parametri fetali, come il battito cardiaco e le contrazioni, oltre a quelli materni, tra cui la pressione arteriosa e la saturazione.
“Il Poliambulatorio di Lampedusa può contare su un’organizzazione che è diventata un modello di sanitĂ di frontiera” – ha affermato Daniela Faraoni, Direttore Generale dell’Asp di Palermo. Faraoni ha sottolineato come la qualitĂ delle professionalitĂ mediche sia ora integrata con attrezzature che permettono di gestire emergenze locali senza dover trasferire i pazienti. Questo approccio ha portato a una significativa riduzione dei voli in elisoccorso lo scorso anno.
Il servizio di ginecologia del Poliambulatorio garantisce continuitĂ assistenziale grazie alla presenza costante di un ginecologo e di un’ostetrica disponibili 24 ore su 24. Questo servizio è esteso anche ai migranti, mediante un ambulatorio mobile situato nell’area antistante l’Hotspot di Contrada Imbriacola. “Lo scorso anno siamo stati in grado di assistere e far partorire, in situazione di indifferibile emergenza, 3 donne”, ha dichiarato Giuseppe Canzone, Direttore del Dipartimento Salute della Famiglia.
La sala operatoria del Poliambulatorio, che ora ospita il nuovo cardiotografo, è completamente attrezzata con kit sterili, una culletta termica e altre apparecchiature necessarie per garantire assistenza anche nelle situazioni più critiche. “Grazie a queste nuove risorse, siamo in grado di fornire cure tempestive e adeguate anche in casi di straordinaria emergenza”, ha aggiunto Canzone.
L’implementazione di questo innovativo cardiotografo rappresenta un ulteriore rafforzamento del modello sanitario di Lampedusa, riconosciuto sempre piĂą come un esempio di eccellenza nella gestione delle emergenze sanitarie in territori di frontiera.